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Cronaca Navile / Via Vittorio Bigari

Il museo dei bus di Bologna è in vendita

Si tratta di un ex depostio provinciale della linea tram, diventato nel tempo inagibile. Ora la ex provincia lo vuole vendere ai privati. Il lotto era tra i 'papabili' per il nuovo xm24. Dentro anche il celebre bus 37 della strage di Bologna

L'ex museo dei trasporti di Bologna è di nuovo in vendita. E Palazzo Malvezzi ora ha fretta. Da ormai quasi 15 anni l'allora Provincia, oggi Città metropolitana prova a liberarsi del capannone in via Bigari, dove sono custoditi tra l'altro veri pezzi da collezione come i vecchi tram, treni e autobus, compreso il famoso 37, il bus usato per traportare le vittime del 2 agosto 1980 dopo la strage alla stazione di Bologna e portato in piazza ogni anno per le commemorazioni.

Si tratta dunque di mezzi storici per i quali dovrà essere trovata una nuova sede: un nodo che al momento non è chiaro se a Palazzo Malvezzi sia stato sciolto. Nel frattempo, ci riprova con la messa in vendita dello stabile, chiuso al pubblico da oltre 10 anni perché dichiarato inagibile a seguito dei lavori dell'Alta velocità.

Per velocizzare le pratiche, la Città metropolitana si è dunque affidata a un advisor privato, la società Calvo immobiliare, che dovrà fare una "perizia di stima del valore di mercato" dell'immobile di via Bigari, appunto "per finalità di vendita".

Una consulenza che costerà a Palazzo Malvezzi quasi 11.000 euro (lordi). L'ex museo dei trasporti nei mesi scorsi era finito anche al centro del dibattito sulla nuova sede di Xm24, dopo lo sgombero del centro sociale da via Fioravanti. Ma fu l'assessore Matteo Lepore a chiudere le porte del deposito spiegando che dentro "ci sono gli autobus di Tper, compreso quello del 2 agosto". Materiale che ora dovrà comunque traslocare. Negli anni passati era stata ventilata l'ipotesi del Tecnopolo di via Staligrado, ma quella strada sembra oggi improbabile.

La collezione storica dell'ex Atc, insieme ai rotabili storici dell'ex Provincia, "costituisce una delle poche raccolte di archeologia industriale, legata ai trasporti pubblici, esistenti in Italia- si sottolinea sul sito di Tper- la collezione è frutto di vent'anni di ricerche e di avventurosi recuperi, iniziati nel 1977 al tempo delle celebrazioni per il centesimo anniversario del trasporto pubblico a Bologna".

Un patrimonio raccolto anche con l'aiuto dei sindacati dei ferrotranvieri, dei singoli lavoratori e dei cittadini. Gli stessi capannoni di via Bigari sono "una testimonianza storica di una vecchia tramvia provinciale, quella per Pieve di Cento e Malalbergo, che da lungo tempo ha cessato il servizio".

La Città metropolitana, si legge nell'atto del servizio Patrimonio dell'ente, ha evidenziato l'esigenza di creare tutte le condizioni per procedere alla valorizzazione del complesso immobiliare di via Bigari 1, tramite la sua alienazione a libero mercato e che tale procedimento passa attraverso un'attività specialistica di valutazione dell'immobile".

Questo richiede "professionalità adeguatamente qualificata- si spiega- per cui è necessaria una specifica figura competente in materia, e non risulta possibile utilizzare la risorsa interna dell'ufficio tecnico, anche se in possesso della professionalità richiesta, poiché è attualmente impegnato nell'attività di servizio ordinaria e in altre complesse procedure di carattere tecnico-amministrativo". La consulenza, valuta ancora Palazzo Malvezzi, aiuterà a "garantire un affidamento indubbiamente più celere rispetto alle procedure ordinarie", in modo da ottenere una "riduzione dei tempi procedimentali" e una "più rapida realizzazione dell'intervento". (San/ Dire)

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