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Cronaca

Traffico: con la crisi si usa meno l'auto, per agevolare gli automobilisti arriva My Cicero

La Mobilità cittadina registra un -10%. Centro sempre meno frequentato. Intando Atc investe su nuove tecnologie: arriva My Cicero, l'App che permette di pagare il parcheggio con un click via telefono

La Mobilità cittadina registra un -10%. Complice la crisi, forse, l'auto si usa sempre meno. Intando Atc investe su nuove tecnologie: arriva My Cicero, l'App che permette di pagare il parcheggio con un click (ECCO COME FUNZIONA). In sette mesi, da novembre 2013 a maggio 2014, My Cicero, "ha visto 27.000 contatti". Il che, per una media di 2-3 euro a click, dovrebbe aver portato circa 70.000 euro nelle casse di Atc. E' quanto ha riferito, l'altro giorno in commissione comunale, il presidente dell'azienda Claudio Claroni, durante una udienza conoscitiva sul bilancio 2012 di Atc sosta. L'azienda, ha detto Claroni, sta investendo in tecnologie e il sistema My Cicero, "che vede Bologna all'avanguardia", è cresciuto in pochi mesi. Nel primo mese di attivazione del servizio, c'erano stati 7.500 contatti, poi saliti a 27.000 in primavera.

Dalla commissione è emerso anche che la crisi frena l'uso dell'auto e gli accessi in centro a Bologna. Ne è convinto il presidente di Atc sosta, che ha spiegato come "la mobilità, a causa della crisi, è diminuita del 10%". Una considerazione confermata anche dal fatto che, nel 2013, gli incassi dell'azienda per gli accessi occasionali in centro (quelli a pagamento) sono diminuiti dell'11%, ha aggiunto il numero uno di Atc.

Nel 2013 i ricavi di Atc sosta a Bologna per le strisce blu "sono saliti del 4,2%, per un totale di 10,9 milioni di euro". Intanto, pero', il fallimento di Coopertone fa mancare alle casse di Atc, e di conseguenza a quelle del Comune, 1,2 milioni di euro. E' quanto ha spiegato Claroni. La situazione dell'azienda, ha detto, è positiva, dato che gli incassi per la sosta sulle strisce blu crescono. Quanto al quel milione e 200.000 euro che Coopertone dovrebbe, si sta ancora attendendo la fine del lavoro del curatore fallimentare, che comunque ha riconosciuto il debito. Per mettersi ai ripari, in ogni caso, Atc sosta ha messo la stessa cifra nel capitolo svalutazione credito. In questo modo, ha sottolineato Claroni, "se quel denaro dovesse entrare lo gireremmo al Comune".
 

(fonte Dire)

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