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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Via Ferrarese

Ex Manifattura Tabacchi, Tecnopolo un miraggio e si arranca tra degrado e criminalità

Un viaggio attraverso le zone critiche del quartiere Navile, abbrutito da aree alla mercè di spacciatori e microcriminalità. Residenti sfiancati: appello ad Errani e Ara

Mappa del degrado: il Comitato Cittadini Navile ci fa fare un “tour” attraverso le zone più critiche del quartiere e si parte dall’ex Manifattura Tabacchi, recentemente occupata da gruppi di presunti spacciatori o comunque consumatori di sostanze stupefacenti: “Cominciamo il tour con quella che consideriamol’emergenza di questo momento, l’occupazione dell’ex Manifattura Tabacchi di via Ferrarese, il luogo più degradato del quartiere Navile, Casaralta-Dozza”.

Degrado al Navile: ex Manifattura Tabacchi

A raccontare le vicissitudini dell’edificio e l’ennesima occupazione abusiva è Gianni Zuppiroli: “Comincio con il raccontarvi la storia della Ex manifattura tabacchi, situata tra via Ferrarese, via della Manifattura, via Stalingrado. Da diversi anni è atta dismessa e lasciata alla mercè di spacciatori e microcriminalità. Il progetto di ripristino in "Polo Tecnologico" è stato approvato da diversi anni e finanziato dalla comunità Europea, ma purtroppo i lavori non partono mai, e questo permette agli abusivi di abitare l'immenso fabbricato e renderlo teatro di azioni criminose, spaccio  e consumo di droghe. Più volte è stato chiuso e sigillato, ma dopo poco di tempo viene sempre riaperto (dai criminali) e usato come punto di ritrovo e di spaccio”.

LA RACCOMANDATA AI PRESIDENTI. In una raccomandata datata 23 luglio 2012 e destinata al Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani e al presidente del Quartiere Navile Daniele Ara, il Comitato dei Cittadini del Navile fa presente che: “Presso l’ex Manifattura di via Ferrarese è stato abbattuto il portoncino di entrata e all’interno dell’edificio si sono sistemati nuovamente gruppi di spacciatori che distribuiscono eroina e ketamina. Chiediamo che si intervenga urgentemente, visto che la situazione è degenerata anche presso l’ex Caserma Sani e temiamo che il nostro quartiere sia sempre più vicino al Bronx”.

DANIELE ARA: PROBLEMA COMPLESSO E DI FACILE STRUMENTALIZZAZIONE. Tempestiva la risposta del presidente del quartiere Navile Daniele Ara: "Il quartiere segnala continuamente il problema e ha sollecitato gli ultimi due interventi con Carabinieri, Vigili e Polizia. La Regione ha appena individuato il progettista vincitore per progetto  Tecnopolo. Adesso occorrono milioni per realizzarlo. Nel frattempo si fa il possibile per tenerlo chiuso e sigillato (e' dura perche' molto grande). Il Comune e' disponibile a prendere in consegna dei volumi per poi assegnarli a progetti di associazioni che presidierebbero l'area. Non è un problema semplice e si presta a strumentalizzazioni, soprattutto in un'epoca in cui aumenta la disperazione. Siamo soddisfatti invece per il via ai lavori della pista ciclabile a lato della manifattura".

IL PROGETTO DEL TECNOPOLO DI BOLOGNA. Lo scorso anno era stato bandito un concorso per la riqualificazione e il recupero funzionale dell'Ex Manifattura Tabacchi e per la realizzazione del Tecnopolo di Bologna. “La Regione Emilia-Romagna, tramite la propria società in house Finanziaria Bologna Metropolitana, ha bandito un concorso di progettazione per la riqualificazione e il recupero funzionale dell'ex Manifattura Tabacchi per la realizzazione del Tecnopolo di BolognaIl complesso immobiliare dell'ex Manifattura Tabacchi, realizzato negli anni '50-60 su progetto dell'ing. P.L. Nervi e di proprietà della Regione Emilia-Romagna, deve infatti essere ridestinato a sede del Tecnopolo di Bologna, centro per l'innovazione, la sperimentazione e la ricerca”.

La proposta progettuale riguarda l'intero complesso (superficie di circa 130.000 m2) e dovrà estendersi a tutta l'area fra Via della Manifattura e la Tangenziale, alle aree stradali circostanti (Via Ferrarese e Via Stalingrado), valorizzando il tutto come un unico comparto autonomo e funzionale. L'insediamento complessivo è caratterizzato da una superficie lorda esistente di circa 100.000 m2. Si prevede che in essa troveranno posto, giornalmente, circa duemila persone fra addetti, ricercatori, utenti e visitatori. Il costo di riqualificazione complessiva, comprendente anche la nuova edificazione e le aree esterne, è stimato in 198.000.000,00 €, al netto di IVA e spese tecniche.L'obiettivo generale del concorso è quello di ottenere una proposta architettonica che, nel rispetto della sostenibilità ambientale intesa in senso complessivo (sicurezza strutturale, protezione dall'inquinamento acustico, risparmio energetico, sistema di verde, ecc.), consenta di realizzare un insediamento integrato all'ambiente urbano circostante, in connessione con le reti di comunicazione materiali e immateriali, in modo da garantirne la massima fruibilità da parte degli utilizzatori.

EX CASERMA SANI. Il Comitato Cittadini Navile vuole raccontare anche la storia della ex caserma Sani, grandissima area dismessa da diverso tempo, situata fra via Ferrarese e via Stalingrado e abitata fino a circa un mese fa da sottoufficiali dell'Esercito.”Terminato il contratto alla fine di maggio –racconta Zuppiroli - i militari hanno lasciato gli appartamenti dove alloggiavano per trasferirsi altrove. Detto fatto in pochi giorni la Sani viene occupata da punkabbestia e tossicodipendenti, che scardinando i cancelli di entrata di via Ferrarese e via Stalingrado si sistemano negli alloggi ancora forniti di luce, acqua e gas, ed ancora parzialmente arredati. Segnalato il fatto a Polizia e Carabinieri, 15 giorni fa il capitano Palmieri con i suoi Carabinieri sgombera la caserma e la fa mettere in sicurezza: ma dopo soli due giorni è nuovamente occupata, si provvede  a richiuderei i varchi, ma a quanto ci risulta di sera gli alloggi sono ancora  illuminati e tutto a spese dei cittadini visto che luce, acqua e gas, sono ancora disponibili.
 

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