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Associazione Nazione Rom: "Sabato al Maggiore ci siamo anche noi contro il razzismo"

In risposta ai predidi di Forza Nuova e alla raccolta firme dela Lega "Manifestazione in Difesa della Vita Umana" indetta per sabato 18 maggio alle 12 da Nazione Rom

Associazione Nazione Rom ed il Consiglio Cittadino Rom di Bologna annunciano una "Manifestazione in Difesa della Vita Umana" indetta per sabato 18 maggio alle ore 12.00: la manifestazione arriva nella stessa giornata in cui sono stati organizzati  due presidi di Lega Nord (raccolta firme) e Forza Nuova all'Ospedale Maggiore di Bologna, mentre i comunisti bolognesi sono contro questo tipo di presidio.

"I cittadini rom sono cittadini con pari dignità di qualsiasi altro cittadino e non orde di zingari da cacciare da Ospedali e città. Gravissime le affermazioni degli esponenti politici di Lega Nord e Forza Nuova - afferma il legale rappresentante di Associazione Nazione Rom -  che dicono di voler cacciare fisicamente i cittadini rom, mentre un'istruttoria è stata aperta dalla Procura della Repubblica e dalla Digos in relazione alle gravissime minacce di morte ricevute dal Ministro Cucile Kyenge da parte di FN ed altri esponenti politici come Mario Borghezio che hanno gravemente offeso un Ministro della Repubblica Italiana con epiteti razzisti".

"Da mesi, organizzazioni del razzismo italiano, stanno violentemente attaccando la vita umana ed ai diritti fondamentali degli esseri umani - spiega l'Associazione Nazione Rom - Dopo aver governato il paese, le regioni ed i comuni, dopo aver distrutto l’economia ed essersi appropriati illecitamente di beni e risorse per arricchimenti personali, dopo aver favorito e permesso a camorra, i ndrangheta e mafia di concludere affari nel centro e nord Italia, dopo aver prodotto povertà e miseria, dopo aver concluso accordi con dittatori sanguinari (Silvio Berlusconi – Gheddafi), dopo aver rinchiuso migliaia di esseri umani nei CIE Centri di Identificazione ed Espulsione, dopo aver negato il diritto alla circolazione delle persone, degli uomini e delle donne, il razzismo italiano vuole continuare a distruggere il paese e l’economia. Il razzismo nega diritti. Per il razzismo italiano, per le sue organizzazioni la crisi economica in atto è colpa dei poveri, degli ultimi, degli immigrati e dei cittadini rom. Per loro essere poveri ed immigrati è una colpa".

"L’economia è fatta dagli esseri umani. Lo Stato Italiano chiude l’economia dentro i CIE. Migliaia di esseri umani vengono in Italia per lavorare e produrre ricchezza ma non ricevano il permesso di soggiorno a causa di legge razziste ed arcaiche. Sono costrette al lavoro nero, sono costrette ai ricatti di padroni senza scrupoli, di nuovi schiavisti, sono costretti a lavorare la terra, a raccogliere la frutta e la verdura in cambio di pochi spiccioli. L’Italia ogni anno spende 55 milioni di euro per rinchiudere gli esseri umani nei CIE. Denaro che non produce ricchezza ma alimenta solo povertà, negazione dei diritti, barbarie, violenza, speculazioni, dolore, morte".

"L’economia è fatta dagli esseri umani. Per anni, i cittadini immigrati in Italia, con il loro lavoro e le tasse pagate hanno permesso ai cittadini italiani anziani di ricevere una pensione. Gli immigrati hanno permesso ai conti dell’INPS di tornare in pareggio. Gli immigrati costruiscono case, scuole ed ospedali, sono avvocati, ingegneri e dottori. Un giovane ragazzo africano è stato adottato a Palermo da una famiglia italiana, è diventato cittadino. Ha iniziato a giocare a pallone ed è molto bravo, così bravo che la Nazionale Italiana di calcio lo ha voluto al centro dell’attacco: si chiama Mario Balotelli. Un altro ragazzo di padre egiziano e madre italiana, Stefan El Shaarawi è considerato uno dei migliori giovani calciatori di calcio in tutto il mondo. Anche lui gioca nella Nazionale".

"Le leggi razziste impediscono a questa ricchezza di crescere. Chiudere gli esseri umani dentro le prigioni chiamate CIE, esseri umani che non hanno commesso reati,  perché non hanno un permesso di soggiorno, un permesso negato dalle leggi razziste, un permesso negato ad esseri umani nati in Italia è un crimine anti economico ed anti umano, ed i crimini vanno arrestati. Una dottoressa di origine africana ha ottenuto negli anni la cittadinanza italiana, si è sposata. E’ la dottoressa Cecile Kyenge nata nel Congo, residente in Emilia Romagna, abita a Modena. E’ diventata ricentemente Ministro all’Integrazione e Cooperazione
Internazionale – Presidenza del Consiglio dei Ministri. Cecile Kyenge  ha studiato all’Università del Sacro Cuore di Roma, è un medico chirurgo specializzata in oculistica, è un esempio di vita e ricchezza umana".

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