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Cronaca

Ndrangheta in Emilia, operazione 'Grimilde': nuovi arresti

I reati contestati sono estorsione ed intestazione fittizia di beni. I nomi già noti nell'inchiesta di giugno

Nel corso della giornata di ieri la squadra mobile della polizia di Bologna ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Bologna nei confronti di due appartenenti alla associazione di stampo mafiosa dei Grande Aracri. I destinatari del provvedimento restrittivo sono Paolo Grande Aracri, 29 anni, e Manuel Conte, 28 anni, già colpiti da analogo provvedimento nel giugno scorso, ritenuti responsabili del reato di estorsione ed intestazione fittizia di beni. A partire dll’analisi del materiale sequestrato nel corso della precedente operazione e dopo aver sentito alcuni testimoni, il quadro per i due si è aggravato, facendo nuovamente scattare le manette. 

La vicenda contestata si sviluppa agli inizi del 2018 quando i due destinatari del provvedimento restrittivo, hanno costretto il proprietario di un bar di Parma a cedere loro la sua attività ad un prestanome. L’azione continua, pressante, sviluppata dai due ha portato il titolare dell’esercizio commerciale a sottostare a tutte le loro richieste; ad accontentarsi di diventare un dipendente di quella che sino a poco tempo prima era la sua attività e la sua fonte di sostentamento, ad assecondare le richieste di denaro da parte dei due, richieste che venivano giustificate sempre con la illusione di poter ricevere il compenso per la vendita dell’attività stessa.

L’operazione condotta dalla Polizia di Stato è il risultato dell’indagine sviluppata sempre dall’Ufficio investigativo felsineo e che a fine giugno scorso aveva già portato all’esecuzione di 16 provvedimenti restrittivi nell’ambito dell’operazione denominata “Grimilde”.

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