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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via Carbonara

Bimba nel cassonetto: al vaglio le riprese, si segue la pista Skype

Sarebbe nata circa un'ora prima dell'abbandono, quindi il parto è avvenuto in zona. Le indagini proseguono anche sugli stracci che la avvolgevano. Testimoni: un uomo sui 50

La neonata abbandonata sabato in un cassonetto in via Carbonara sta bene, mangia, e chi se ne sta prendendo cura all'ospedale Sant'Orsola-Malpighi le ha anche dato un nome: si chiama Maria Grazia. La piccola, fa sapere il policlinico, "é in buone condizioni di salute; gli esami e i controlli eseguiti sono risultati nella norma ed è già stata alimentata più volte con regolarita". Dal reparto di terapia intensiva neonatale, dove é ancora ricoverata a scopo precauzionale, a breve verrà trasferita nella degenza ordinaria.

GRAZIE ALLA SOLIDARIETA' LA BIMBA HA GIA' UN CORREDINO. "Il personale che si sta prendendo cura della neonata le ha dato un nome, Maria Grazia", prosegue il Sant'Orsola, spiegando anche che "la catena di solidarietà e di aiuto è già nata spontaneamente, contribuendo con donazioni per fornire al bimba un corredino". Inoltre, "i servizi sociali del Comune di Bologna sono intervenuti prontamente per la presa in carico della bambina".

APERTE LE INDAGINI, AL VAGLIO LE VIDEORIPRESE. Per identificare la persona che ha lasciato la piccola nel cassonetto nel centro le indagini della squadra Mobile della Polizia puntano soprattutto sulle immagini delle telecamere nella zona. Dalla visione gli investigatori, coordinati dal pm Stefano Orsi che ha aperto un'inchiesta per tentato omicidio, si attendono di individuare qualcuno con in mano la sacca di iuta, facilmente riconoscibile, dentro alla quale era contenuta la bambina, chiusa con la zip. Alcuni filmati saranno visionati in giornata, mentre altri saranno a disposizione della polizia solo da domani.

TESTIMONI: UN UOMO SUI 50 ANNI AVVISTATO. C'é anche una pista, tutta da verificare, che arriva dalle parole di Alberto Grossi, il dipendente del garage che ha salvato la piccola insieme ad un barista di passaggio: avrebbe riferito di aver notato, poco prima del ritrovamento, un uomo sui 50 anni, brizzolato, che metteva qualcosa nel bidone e poi rimaneva lì, come a controllare di aver chiuso bene. Si spera anche che possano arrivare altre testimonianze. Inoltre dentro la borsa, tra gli stracci, è stata trovata una vecchia tesserina per chiamare via Skype, sulla quale si concentrano gli accertamenti della polizia postale. Sono state fatte verifiche con gli ospedali e i pronto soccorso per sapere se sono arrivate segnalazioni, così come si controllano i locali nella zona, i bagni pubblici del centro. Che l'abbia fatto in una casa, o da qualche altra parte, la sensazione è che la donna non possa aver partorito molto distante dal luogo: la bimba, hanno detto i medici, era nata da circa 60 minuti.

ASSOCIAZIONE PAPA GIOVANNI XXIII PER AIUTO. Abbandonare una neonata è un gesto certamente 'crudele', tuttavia non sappiamo nulla di quella madre e di cosa l'abbia spinta ad una scelta così tragica: non sappiamo se anch'essa sia stata vittima di una violenza psicologica o fisica". Lo ricorda l'associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, per voce del suo responsabile Giovanni Paolo Ramonda, che ricorda come "secondo una rilevazione della Regione Emilia-Romagna nel 2010 un terzo delle donne abortisce per motivi economici e un terzo per paura di perdere il lavoro". Nessuna donna, spiega, "si libera" di un figlio senza prima aver percorso "una strada fatta di angoscia, di dolore" e spesso "sono le condizioni di solitudine, difficoltà economica, pressioni ricevute da chi avrebbe il ruolo giusto per essere di aiuto, datori di lavoro che inducono a conclusioni forzate, non coincidenti certo con la volontà di queste mamme a portare una donna a compiere una scelta che toglie per sempre la serenità". L'associazione ricorda che offre aiuto e sostegno fino all'accoglienza "come alternativa alla soppressione di un figlio, proponendo anche l'adozione seppure come ultima ratio". Per richieste di informazioni e di aiuto è disponibile il numero verde gratuito 800035036.

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