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Cronaca Reno / Tangenziale

NO TAV in corteo a Bologna: traffico bloccato in tangenziale e A14

Ieri sera i manifestanti partendo dal centro in corteo hanno mandato in tilt il traffico. Maroni, in città, si è trovato a pochi passi dalla protesta: 'In galera!'

Ieri giornata calda a Bologna, dove i No Tav - dopo le schermaglie con la polizia, dell'altro giorno in stazione ferroviaria - sono tornati a manifestare. Hanno imperversato per la città, durante la serata, partendo in corteo dal centro, piazza Nettuno, per poi riversarsi in tangenziale e autostrada: bloccando il traffico.
Già nel pomeriggio, I manifestanti si erano radunati, insieme al corteo dei migranti, annunciando: "Oggi è la giornata in cui i movimenti sociali stanno riempendo le piazze italiane al fianco dei migranti per costruire e difendere insieme nuovi diritti : i valsusini come i migranti sono ormai cittadini di serie Z per lo stato italiano. I loro corpi vanno pestati e rinchiusi in carcere, le loro bocche vanno chiuse, le loro ragioni vanno calpestate".Poi circa 400 giovani, verso sera, sono partiti da Piazza Maggiore dietro striscioni che recitavano "blocchiamo tutto! Siamo tutti no tav' del centro sociale Tpo e un altro del laboratorio Crash con scritto 'giu' le mani dalla Val di Susa. Siamo tutti valsusini'.

Manifestanti in piazza, tra slogan e striscioni: 'Forza Luca!"

Al grido "Tangenziale stiamo arrivando!" e Luca nel cuore', in riferimento a Luca Abbà, hann marciato fino alla tangenziale bloccandola nella zona di via Stalingrado, non lontano dalla Fiera . Molti i cori sulla "Val di Susa Libera" e contro Giancarlo Caselli, il procuratore capo di Torino accusato di criminalizzare il movimento No Tav.

Da qui la protesta si è spostata sull'autostrada A14, adiacente alla tangenziale. I manifestanti hanno scavalcato il guardrail bloccando così il traffico dell'autostrada Bologna-Taranto in direzione Sud.

MARONI A BOLOGNA. Ieri il leghista Roberto Maroni presente in città per un'iniziativa del partito svoltasi a poche centinaia di metri dalla manifestazione No tav ha commentato l'episodio usando parole secche:  "Vedo il governo vacillare un po' e fare continuo riferimento al dialogo. Ma io dialogo con chi è disponibile a parlare con me, se uno mi insulta e mi vuole spaccare la testa, non è opportuno dialogarci".

"Chi picchia in testa i poliziotti e i carabinieri- ha continuato Maroni -  deve essere preso e messo in galera", ha detto Maroni, secondo il quale "non c'é un altro modo, sennò il giorno dopo saranno in due a picchiare, poi in quattro e poi in otto". Ecco perché, ha aggiunto, "a queste cose bisogna reagire subito, applicando la legge", perché "uno può protestare finché vuole, ma se va contro la legge deve essere fermato e bisogna impedirgli di rifarlo: questa è la linea che ho tenuto da ministro dell'Interno e che mi auguro questo governo tenga".

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