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Selezione all'ingresso in discoteca. I respinti protestano, il locale: "Vogliamo piena sicurezza"

In diversi sarebbero stati bloccati all'ingresso del Numa per via dell'alcol. C'è chi si lamenta per la rigidità; il locale replica

Da una parte Francesco, un giovane che si vuole divertire facendo serata in un locale della città e viene respinto all'ingresso nonostante avesse pagato l'ingresso, dall'altra la voce del locale, che replica alle accuse di "eccessiva rigidità e criteri di selezione misteriosi" definendo la propria una gestione responsabile che antepone la sicurezza a tutto il resto.

I fatti sono avvenuti questo sabato sera e la segnalazione, fatta attraverso un lungo e dettagliato resoconto del ragazzo lasciato fuori dalla discoteca, si somma ad altre lamentele che lo stesso Numa dice di aver ricevuto, proprio in relazione alla selezione all'ingresso, che è gestita da un'agenzia di professionisti. 

"Vi racconto la mia brutta esperienza, comune a molti, sabato sera in una nota discoteca di Bologna. Io ed alcuni miei amici decidiamo di passare la serata al Numa, ci dirigiamo così, dopo aver acquistato i biglietti in prevendita (costati ben 17 euro) presso il locale. Ci mettimo ordinatamente nella fila dedicata a coloro che dispongono dei biglietti in prevendita come noi e subito noto qualcosa di strano". 

"Diversi ragazzi, giudicati troppo ubriaci (secondo criteri misteriosi) vengono minacciosamente invitati ad andarsene, ma, ritenendo  questo un locale serio, mi convinco che i suddetti abbiano creato disordini tali da poter essere legittimamente allontanati. I miei amici, evidentemente più agili di me, riescono a staccarmi di qualche posizione nella fila ed entrano senza nessun problema".

"Ed ecco che finalmente, dopo 30 minuti di attesa, arriva il mio turno. Mi trovo davanti un signore biondo al quale mostro educatamente il mio biglietto. Lui non lo guarda nemmeno e dopo essere entrato completamente nel mio campo visivo, con la sua fronte quasi a toccare la mia, decide, secondo un oscuro criterio da lui inventato, che io sono troppo ubriaco per entrare. Ammetto che un paio di birre prima di arrivare in discoteca le avevo bevute, ma questo non mi sembra abbastanza per giustificare un esclusione da un evento, a maggior ragione dopo aver già pagato".

"Provo a chiedere spiegazioni, ma vengo immediatamente aggredito verbalmente e spinto fuori dall'uomo che mi aveva respinto e dai suoi due compagni. Uscito dalla fila scopro che quelli che hanno subito il mio stesso trattamento sono in parecchi, per la maggior parte studenti spagnoli in erarsmus, tutti con prevendita e con un tasso alcolico palesemente basso, tale da non giustificare assolutamente una brusca esclusione da una discoteca. Così, dopo aver chiamato i miei amici, entrati già da un bel pezzo, mi dirigo di nuovo nella fila orami vuota per provare a chiedere pacificamente spiegazioni. Dopo ulteriori 15 minuti di attesa nel quale io e gli altri "esclusi" veniamo palesemente ingorati, mi decido a bussare sulla spalla del ragazzo rasato, mostrandogli il biglietto e chiedendogli spiegazioni. Subito arriva l'altro che, ancora una volta, mi aggredisce verbalmente e mi intima di andarmene. Gli chiedo così di lasciarmi il suo nome in modo da poter quanto meno riferire il suo comportamento all'organizzazione del locale. Richiesta che ovviamente viene bruscamente respinta".

Mi dirigo cosi all'uscita insieme ai miei compagni "esclusi" e faccio una chiamata alla Polizia che mi risponde che la mia unica possibilità e quella di denunciare il fatto nei giorni seguenti. Informo i miei sfortunati compagni sul da farsi e inizio la mia solitaria camminata di 5 km verso casa che avrei potuto evitare se solo i miei amici, alla fine di un sabato sera all'insegna del diveritmeto, fossero stati lì a dividere le spese di un taxi che in solitaria non ho osato chiamare".

"Quello che mi auguro è che i signori che hanno trasformato un probabile sabato sera di divertimento di diversi ragazzi in una brutta avventura non siano espressione della politica del Numa e che vengano immediatamente allontanati dallo stesso e dal mondo del divertimento musicale in generale, visto che, a quanto pare, non lo hanno minimamente compreso."

LA REPLICA DEL LOCALE.  "Il Numa Club si pone ormai da qualche anno come obiettivo primario quello del sano divertimento - spiega Davide Di Noi, ufficio stampa della discoteca - Troppi episodi, avvenuti nelle discoteche, non possono che portare una gestione responsabile come la nostra ad agire nell'intento di rendere un servizio di piena sicurezza alla clientela, attraverso l'utilizzo di un'agenzia esterna decretata e autorizzata per legge a svolgere il servizio d'ordine e d'accoglienza".

"Se ciò porta o ha portato ad essere rigidi nel momento di rispettarli, questo è dovuto alla nostra scelta di anteporre la tranquillità di tutti, piuttosto che porre fiducia nelle considerazioni personali di chi è parso visibilmente ubriaco prima ancora di entrare e riteneva di poter accedere ugualmente dentro la nostra struttura, dove per altro si possono acquistare ulteriori drink alcolici, se maggiorenni.

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