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Cronaca

Addio alla nuova sede della Provincia: 'si tira la cinghia' dopo normativa bilanci

Draghetti: “Siamo tra gli Enti più virtuosi e vogliamo continuare ad esserlo”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Cambiano i criteri per i bilanci delle Pubbliche Amministrazioni. Le nuove norme entrano in vigore dal 1° gennaio2012 per effetto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri,la cui bozza è stata approvata a fine ottobre dalla Conferenza Unificata, e valgono per gli Enti che parteciperanno alla “Sperimentazione della disciplina sui sistemi contabili e gli schemi di bilancio di Regioni e Enti locali” e per tutti gli altri comunque dal 2014.
La Provincia di Bologna – come comunicato ufficialmente ieri dal Ragioniere dello Stato - è tra gli Enti (5 Regioni,12 Province e 54 Comuni in tutta Italia) selezionati per questa Sperimentazione e la Giunta voterà la delibera di adesione formale nella prima seduta utile.

Tali norme, tra l'altro, considerano il leasing finanziario come debito a carico dell'Ente che lo utilizza.
Il leasing finanziario e i contratti assimilati sono contratti di finanziamento che consentono ad un soggetto, comprese le amministrazioni pubbliche, di avere la disponibilità di un bene durevole, mobile o immobile, strumentale all’esercizio della propria attività, in cambio di un canone periodico, con la possibilità di riscattarlo,una volta che sia scaduto il termine previsto dal contratto.

La Provincia ha impostato su questo “sistema”, soluzione economicamente conveniente e che non costituiva aumento del debito, il progetto della nuova sede di Via Bigari - come molti altri Enti locali del Paese hanno fatto per attivare investimenti – per risparmiare i circa 2 milioni di affitto all'anno attualmente spesi perle diverse sedi non di proprietà e dotarsi di un bene proprio sostitutivo, senza alcun investimento di risorse nuove ma destinando i soldi degli affitti al pagamento dei canoni periodici corrispondenti, nel momento dell'ingresso in Via Bigari e quindi dell'abbandono delle sedi in affitto.


Già nel corso della Sperimentazione invece – come si legge nell'allegato 2 al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in corso di pubblicazione - “il leasing finanziario e le operazioni assimilate sono registrate con le medesime scritture utilizzate per gli investimenti finanziati da debito. Anche se formalmente non è di proprietà dell’Ente, dal punto di vista contabile il bene è preso in carico dall’Ente, inventariato tra i beni in leasing ed oggetto di ammortamento”.

La Provincia di Bologna è tra gli Enti più virtuosi del Paese nell'operazione di riduzione del debito che prevede di passare (nella percentuale degli interessi passivi sulle entrate) dal15 all’8% nel 2012, al 6% nel 2013 ed al 4% a decorrere dal 2014: ha infatti un debito pro-capite, a fine 2011, di circa 155 euro ad abitante che potrebbe diminuire a 138 euro a fine 2012 (il livello più basso in regione insieme a Piacenza, con la media nazionale che è di 194,7 euro).

Si decide quindi di sospendere il progetto della nuova sede, perchè appunto con le nuove norme il leasing verrebbe ascritto al debito della Provincia, concorrendo così al peggioramento complessivo del debito del Paese e con l'ulteriore rischio di superare il limite imposto agli interessi sul debito.

“Siamo tra le Province più virtuose rispetto alla riduzione del debito – è il commento della presidente Beatrice Draghetti – e vogliamo continuare su questa strada. Abbiamo deciso di aderire alla Sperimentazione dei nuovi sistemi di bilancio a livello nazionale fatta per consentire il consolidamento ed il monitoraggio dei conti pubblici ed un migliore raccordo dei conti delle amministrazioni pubbliche con il sistema europeo dei conti nazionali, anche per poter dare il nostro contributo in questa difficile fase.

Un'operazione virtuosa e tesa al risparmio di spese in affitti, come sarebbe stata quella della nuova sede, ora con queste nuove norme aumenterebbe il debito dell'Ente. Sospendere quindi il progetto, pur rimanendo convinti della validità delle motivazioni checi avevano portato a elaborarlo, corrisponde a una precisa scelta di responsabilità.

Resta immutato l'impegno della Provincia nella ricerca di soluzioni per l'efficientamento della logistica degli uffici e per la valorizzazione del patrimonio pubblico ai fini istituzionali dell'Ente”.
 

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