Castel Maggiore: installate 29 nuove telecamere di sicurezza
Gli occhi elettronici sono provvisti di lettori ottici ocr, in grado di registrare le targhe, trasmettere dati attraverso la banda larga, e ricavare immagini in alta definizione
Nuove telecamere di sicurezza a Castel Maggiore: grazie a un investimento di circa 300mila euro, il sistema di videosorveglianza ai varchi di accesso ai centri urbani è stato potenziato, con l'ultimazione di 29 nuove installazioni ultimate. Una rete capillare, collegata alla centrale operativa della Polizia Locale Reno Galliera e ai Carabinieri.
Le telecamere sono provviste di lettori ottici ocr, in grado di registrare le targhe, trasmettere dati attraverso la banda larga, e ricavare immagini in alta definizione con possibilità di chiarissimo riconoscimento dei numeri, anche a velocità elevatissime delle vetture in transito. Ogni installazione è stata condivisa da Polizia Locale e Carabinieri dopo attente valutazioni per scegliere le zone più strategiche.
La sindaca Belinda Gottardi spiega: “L’importante investimento operato dal Comune, in una logica che unisce prevenzione, controllo del territorio, e deve coinvolgere anche la percezione di insicurezza che a volte attraversa la cittadinanza: colgo l’occasione per annunciare che lavoreremo a un progetto sui percorsi sicuri, in particolare per le donne, e per ringraziare l’impegno delle Forze dell’Ordine – Carabinieri e Polizia Locale - durante l’emergenza Covid, testimoniato dai dati sui pattugliamenti e gli arresti che la Prefettura ci ha comunicato”
Così il comandante della Polizia Locale Reno Galliera, Massimiliano Galloni: "Il vero valore aggiunto dei nuovi impianti è il fatto di abbinare alle telecamere tradizionali di controllo quelle con lettura targhe, in linea con le più recenti strategie di controllo del territorio: oltre che costituire un deterrente contro i malintenzionati tali impianti mettono infatti a disposizione delle forze dell'ordine strumenti molto utili nella ricerca dei responsabili dei reati, soprattutto predatori”.