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Cronaca Navile / Via Aristotile Fioravanti

Sgombero via Fioravanti, trattativa con occupanti: 'Assicurare una casa ai bambini'

Gli occupanti vorrebbero essere spostati tutti insieme in un altro luogo. Il Comune invece spinge per analizzare caso per caso la situazione delle varie famiglie per trovare la soluzione più adatta ad ognuno. "Io ho cercato una mediazione per evitare che i bambini avessero problemi", spiega il procuratore dei minori

"Sarà una lunga giornata". La previsione è del presidente del Quartiere Navile, Daniele Ara, presente questa mattina allo sgombero della ex Telecom di via Fioravanti. La trattativa per spostare le famiglie dallo stabile occupato è stata avviata. Nell'ufficio dell'assessore Amelia Frascaroli, insieme al procuratore dei minori, ci sono anche i rappresentanti di Social Log.

Gli occupanti, riferisce Ara, vorrebbero essere spostati tutti insieme in un altro luogo, ma non al Galaxy. Il Comune invece spinge per analizzare caso per caso la situazione delle varie famiglie per trovare la soluzione più adatta ad ognuno. E su questa linea anche Ara. "Non voglio un'altra Villa Salus- afferma il presidente del Quartiere- si valuti caso per caso. Per il Galaxy ci sono criteri d'accesso. Ci aspettiamo che qualche famiglia accetti di farsi seguire dai servizi. Ma non so se basterà la giornata di oggi per chiudere la trattativa". Poi aggiunge: "Questo è l'epilogo normale quando pensi di concentrare i problemi in un unico luogo. Se avessero seguito le nostre indicazioni molti sarebbero già sistemati. Questo succede quando si strumentalizzano le persone in difficoltà. Chi fa casino sul tetto non sono i disperati".

PASTORE: HO CERCATO MEDIAZIONE PER EVITARE PROBLEMI AI BAMBINI. - Dopo un'ora e mezza di trattativa, agli occupanti il Comune di Bologna si è detto disponibile a dare un alloggio ad ogni famiglie con bambini. "Ora vedranno loro cosa fare", riferisce il procuratore dei minori Ugo Pastore, all'uscita dall'incontro con l'assessore Amelia Frascaroli e i servizi sociali in Liber paradisus, assicurando che le famiglie non saranno divise. "Io ho cercato una mediazione per evitare che i bambini avessero problemi", spiega il procuratore.

Via Fioravanti blindata per sfollare famiglie occupanti

I BAMBINI VA ASSICURATA UNA CASA. Dato che tra gli occupanti dell'ex Telecom sotto sgombero "ci sono molte famiglie in stato di povertà e fragilità estreme e un centinaio di minori, uno dei quali con respiratore per gravi problemi di salute", ora deve prevalere "il superiore interesse dei minori perchè  le loro vite non siano ulteriormente esposte a danno e privazioni. A tutte le bambine e i bambini va assicurata una casa e il diritto a rimanere con i genitori". E' il monito di Sandra Zampa, deputata Pd e vicepresidente della commissione bicamerale infanzia e adolescenza, certa "che saràrintracciata una soluzione rispettosa della condizione di questi bambini che oggi sarebbero dovuti essere a scuola con i loro compagni". Inoltre, aggiunge Zampa via Facebook, "auspico che presto si torni al dialogo interistituzionale che è la sola strada per affrontare un problema così complesso e che non può essere risolto senza la fattiva collaborazione di tutte le Istituzioni e dell'intera città di Bologna".

SOLUZIONE IL PATRIMONIO PUBBLICO INUTILIZZATO. Le immagini dello sgombero della ex sede Telecom di via Fioravanti, che si aggiungono a quanto già accaduto nell'intervento di via Solferino di qualche giorno fa, e non lasciano indifferenti i sindacati, che in una nota invitano le autorità competenti ad avviare un percorso per "porre fine a questa spirale, ricercando soluzioni efficaci e immediate, stabilendo modalità e priorità di maggior attenzione, là dove  vi sono contesti di bisogno, con nuclei familiari in presenza di bambini". CGIL, CISL e UIL ribadisce "la nostra netta contrarietà alla pratica delle occupazioni e riteniamo quindi opportuno costruire soluzioni non traumatiche per i bambini e le famiglie". D'altro canto i sindacati si dicono convinti che "non sia l'utilizzo della forza lo strumento con il quale far fronte a questi problemi, in quanto parliamo di un diritto primario come quello di avere una casa".
Hanno in tasca una soluzione le sigle sindacali: "Pensiamo che le soluzioni abitative sono da ricercare nell'ambito dell'enorme patrimonio immobiliare pubblico, da tempo non utilizzato".

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