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Cronaca Centro Storico / Via dei Mille

Via dei Mille, occupata ex sede Inps: 80 persone "trovano casa"

Gli attivisti della campagna "#Ioccupo" annunciano di aver preso possesso dell'edificio "abbandonato da anni". Nello stabile andranno ad abitare 10 nuclei familiari, con 15 bambini: "Applichiamo dal basso il famoso Protocollo d'intesa firmato dal Comune e dalla Prefettura molti mesi fa"

Nuova occupazione abusiva a scopo abitativo a Bologna. Gli attivisti della campagna "#Ioccupo" (sostenuta dal sindacato Adl Cobas e dai centri sociali Tpo e Labas) annunciano di aver preso possesso di un edificio in via dei Mille 9: si tratterebbe di un ex sede dell'Inps e dell'Inpdap, a detta degli occupanti "abbandonata da anni". Nello stabile, spiegano gli attivisti, andranno ad abitare circa 80 persone, con dieci nuclei familiari e 15 bambini.

"Abbiamo deciso di applicare dal basso il famoso Protocollo d'intesa firmato dal Comune e dalla Prefettura molti mesi fa" sul riuso degli spazi vuoti, dichiara un portavoce dell'Adl Cobas in un video pubblicato via Facebook: accordo che si diceva dovesse essere una "panacea" per i problemi abitativi in città, ma invece si è rivelato un "grandissimo fallimento".

La nuova occupazione è stata ribatezzata "Oxi", come il "no" del referendum greco sugli accordi con le istituzioni europee. Nell'edificio non verranno ricavati solo appartamenti, promettono gli attivisti: si intendono ospitare, ad esempio, laboratori per bambini e perfino un "ambulatorio popolare".

Restando in tema di occupazioni, intanto, stamattina durante il Consiglio comunale sono piovute nuove critiche sul sindaco, Virginio Merola, per la decisione di restituire l'acqua negli stabili occupati di via Fioravanti e in via de Maria, per poi invocare una modifica dell'articolo 5 del Piano casa che vieta l'allacciamento delle utenze in casi di questo tipo. Una richiesta "incredibile e imbarazzante", la definisce il capogruppo di Fi, Michele Facci, ricordando che sulle ordinanze di Merola sta indagando la Procura. Di conseguenza, "c'è un indagato che si rivolge al legislatore per far togliere una norma così da non essere più indagato", afferma il berlusconiano. Una mossa "politicamente inopportuna e deprecabile", attacca Facci, "che di per sè potrebbe anche avere ulteriori implicazioni".

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