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Cronaca Navile / Via Aristotile Fioravanti

Occupazioni casa, Gualmini: 'Sono abusive. E' la legalità che tutela i deboli'

Interviene sul tema dell'emergenza abitativa la vicepresidente della Regione, dicendo che 'occupa deve aspettarsi gli sgomberi'. Alleva (ALTRAER) invita però la Regione a 'non criminalizzare chi occupa per disagio abitativo”

L'emergenza abitativa in Regione morde, e dopo i recenti maxi-sgomberi di via Fioravanti e Solferino, il tema approda nelle aule di via Aldo Moro.  

“Le occupazioni sono abusive. Chi occupa deve aspettarsi uno sgombero” e quando ciò avviene “i bambini devono essere assistiti dai servizi sociali, senza alcuna ambiguità”. Infatti, “non possiamo prescindere dal fatto che è il principio di legalità a tutelare i più deboli”. Così Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione con delega al Welfare, rispondendo in Aula questa mattina a una interrogazione di Piergiovanni Alleva (AltraER) che chiedeva alla Giunta di “non rimanere assente e di prendere posizione sul tema, una posizione che deve essere assolutamente non criminalizzante nei confronti di chi occupa per disagio abitativo”.

Partendo in particolare dalla situazione di Bologna, Alleva ricorda “il moltiplicarsi delle azioni di sgombero, anche violente, ordinate dalla Procura della Repubblica di occupanti di stabili abbandonati da anni” e attacca il principio per cui “si giustificano queste azioni assimilabili a quelle militari con lo slogan ‘legalità innanzi tutto’”: una reazione, però, che secondo il consigliere “è destinata ad essere sterile e superata”, perchè “soltanto la prevenzione di queste vicende può essere la soluzione giusta, e non ci sarà soluzione finchè permarrà l’assoluta disparità tra domanda e offerta nell’emergenza casa”.

Gualmini rivendica come “la Regione non sia  assente sul piano del disagio abitativo, uno dei nostri primi atti è stato proprio il piano coordinato sulle politiche abitative, con soluzioni specifiche che riguardano le situazioni di disagio, penso ad esempio al protocollo antisfratti che ha ricevuto un finanziamento di ulteriori 200.000 euro in fase di assestamento di bilancio”. Purtroppo, commenta la vicepresidente, “queste misure hanno poca rilevanza pubblica perché noi siamo un ente di gestione indiretta”.
In ogni caso, avverte Gualmini, “non condivido affatto questo gioco al massacro grossolano e superficiale tra chi è pro o contro la polizia, pro o contro i bambini, pro o contro gli assessori, è una trappola mediatica in cui istituzioni perdono credibilità”. Secondo la vicepresidente della Giunta, “può sembrare retorico ribadire ancora una volta il principio legalità, ma non si tratta di qualcosa di astratto: le persone uscite dall’ex-Telecom a Bologna hanno la stessa faccia di quelli che annaspano ogni giorno per restare nella legalità, aspettando una casa popolare”.

In Emilia-Romagna queste persone “sono 65.000- ricorda Gualmini- e non possiamo certo dire a tutti di occupare perchè gli enti non riescono a rispondere alle loro richieste. Non possiamo prescindere dal fatto che è il principio di legalità quello che tutela i deboli- conclude la vicepresidente-: chi occupa abusivamente deve aspettarsi uno sgombero, e ovviamente laddove ci sono minori è bene che i servizi sociali se ne occupino in maniera non ambigua”.

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