rotate-mobile
Cronaca

Pena diversa se ad uccidere è il convivente, non il marito?

Così nelle aule del tribunale di Bologna si solleva la questione di legittimità costituzionale durante il processo per l'omicidio di Baricella: la 35enne Camila fu straziata a colpi di mattarello e forbici dal compagno

E ' giusto che la pena sia diversa se ad uccidere è il convivente, non il marito? Una fede al dito, una promessa magari fatta a cuor leggero o la firma su dei documenti possono cambiare le responsabilità di chi ammazza la propria compagna, moglie o meno che sia? 

L'Emilia Romagna, tristemente macchiata del primato per i reati di femminicidio in Italia (con Bologna in testa) diventa teatro della discussione. E' infatti proprio nelle aule del tribunale del capoluogo felsineo che viene sollevata la discussione: una questione di legittimità costituzionale sull'articolo 577 del codice penale, nella parte in cui prevede che la pena per l'omicidio sia la reclusione da 24 a 30 anni se il fatto è commesso contro il coniuge, e non estende la stessa disciplina al convivente more uxorio.

Il dibattito nasce in seno al processo, in rito abbreviato, che vede al centro il cruento omicidio di Baricella - nel bolognese - avvenuto nel 2 aprile 2011. Straziata da colpi di forbici e mattarello è stata trovata in una pozza di sangue la 35enne Camilla Auciello. A freddarla, mentre nella stanza accanto dormiva la figlioletta, è stato il convivente, il carabiniere Claudio Bertazzoli, su sua stessa ammissione.

Ora l'udienza del processo è stata rinviata dal Gup, al 27 luglio, appunto affinche venga sciolta la riserva sull'incidente di costituzionalità e per l'eventuale discussione finale.

ALTRA QUESTIONE APERTA. L'orribile vicenda di 'amore criminale' che ha strappato alla vita Camila è purtroppo solo una delle tante che si contano in Italia, in Regione, nella stessa città di Bologna. All'Emilia-Romagna infatti va il primato dei femminicidi. Solo nel 2011 - anno dell'omicidio di Baricella - si sono contati altri 120 delitti similari a livello nazionale: 58 al Nord, 21 al Centro, 30 al Sud e 11 nelle isole. Nel dettaglio la nostra Regione ne ha annoverati 17: tra le province emiliano-romagnole maglia nera a Bologna e Modena,che ne hanno contati quattro ciascuna solo nello scorso anno.
Un copione che si ripete più o meno sempre uguale, restituendoci dati allarmanti, che hanno mosso l'esigenza di un pronto intervento e sollevato un'altra spinosa questione. Dalle aule della politica, infatti, recentemente i nostri consiglieri regionali hanno richiesto -che "la Regione sostenga la nascita del reato di femminicidio, che esiste nel resto d'Europa ma non da noi".

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pena diversa se ad uccidere è il convivente, non il marito?

BolognaToday è in caricamento