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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Anzola dell'Emilia

Anzola, uomo massacrato e ucciso sotto casa. Moglie rinviata a giudizio

Per l'omicidio Reatti i due presunti esecutori materiali del fatto di sangue saranno processati in rito abbreviato. La coniuge, Sonia Bracciale, è sotto accusa di aver istigato l'assassinio

E' stata rinviata a giudizio Sonia Bracciale, accusata di concorso nell'omicidio del marito, Dino Reatti, artigiano di 48 anni preso a sprangate nel cortile del proprio casolare di campagna, ad Anzola Emilia. La donna, 45 anni, si stava separando dal marito e, secondo l'accusa fu lei ad istigare gli esecutori materiali del fatto di sangue, Thomas Sanna e Giuseppe Trombetta.

IL MASSACRO. Reatti venne massacrato di botte nella notte tra il 7 e l'8 giugno 2012. Gli assassini lo attesero davanti a casa, lo aggredirono e lo pestarono a sangue. L'uomo morì poche ore dopo all'ospedale Maggiore di Bologna. I tre vennero fermati dai carabinieri la sera successiva e sono tutt'ora in carcere.

Trombetta e Sanna, che saranno giudicati in rito abbreviato, sono stati sentiti in sede di incidente probatorio nell'udienza preliminare di Bracciale (difesa dall'avvocato Stella Pancari). Trombetta, venerdì scorso, ha risposto alle domande, lanciando accuse alla donna. Sanna, invece, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Due sorelle dell'artigiano si sono costituite parte civile. "Per un reato grave come questo - ha detto l'avvocato Pancari - il rinvio a giudizio è quasi automatico. Siamo pronti a fare un dibattimento con tutti i crismi, davanti alla Corte d'Assise".

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