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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Navile / Via Nicolò Dall'Arca

Omicidio in Bolognina: si costituisce l'assassino del 29enne senegalese

I Carabinieri erano sulle sue tracce e il killer, un tunisino 38enne senza fissa dimora, si è presentato ieri in Caserma. E' accusato di omicidio aggravato. Malagoli: 'Guerra in corso'

I Carabinieri erano sulle sue tracce e lui, Imed Lassoued, tunisino 38enne, senza fissa dimora, si è presentato in Caserma. E' lui l'assassino di Omar Sylla, il 20enne senegalese, accoltellato due notti fa in via Nicolò Dall'Arca dopo una lite iniziata al Bar Romagnoli. Interrogato dal pubblico Ministero Claudio Santangelo, è accusato di omicidio aggravato.

Un diverbio nato per un piccolo debito di droga e poi un colpo ben assestato in pieno petto che ha lesionato il polmone di Sally, deceduto dopo una paio d'ore all'ospedale Maggiore. 

Il tunisino si sarebbe poi allontanato con un amico, già rintracciato martedì sera: avrebbe messo lui il coltello nelle mani di Lassoued

“Segno della guerra in corso, tra bande e tra etnie diverse, per il controllo del mercato degli stupefacenti" ha scritto in una nota l'assessore comunale alla sicurezza Riccardo Malagoli: "Il Comune è molto preoccupato, ci troviamo di fronte a uno scontro che dalla Bolognina risale fino al parco della Montagnola e che sempre più spesso vede coinvolti anche adolescenti stranieri reclutati dagli spacciatori per i loro traffici". 

Si è tenuto il Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza durante il quale si è concordato di mantenere la presenza dell'esercito alla Bolognina: "Siamo consapevoli che le forze dell'ordine stanno facendo e faranno di tutto per contrastare questo insidioso fenomeno. Il Comune ha già provveduto al potenziamento dell'illuminazione pubblica e all'installazione delle telecamere, le stesse che gli inquirenti stanno utilizzando per le indagini su questo delitto. Entro ottobre, d'accordo con la Questura, nuove telecamere verranno installate alla Montagnola mentre è intenso e costante l'impegno di vigilanza e controllo della polizia municipale”.

"L'impegno di Procura e forze dell'ordine è massimo per prevenire e reprimere il fenomeno dello spaccio ed i fatti di sangue ad esso collegati". Lo dice il procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini, coordinatore 'criminalità comune' della Procura.

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