Una tanica di benzina, parecchi fiammiferi da campeggio, stracci imbevuti di liquido incendiario e una bombola di gas con la matricola abrasa, come mostra Bologna Today nella foto in esclusiva.

Sono stati trovati dal personale del Partito davanti alla sede del circolo PD di via Dozza ieri, dopo che, nella notte, un'ordigno era stato fatto esplodere davanti alla sede di CasaPound in via Malvolta.

Il segretario provinciale del Pd di Bologna Raffaele Donini ha espresso solidarietà agli iscritti e attivisti del quartiere e, denunciando un "clima inquietante".

"Suscita grande preoccupazione l’ennesima azione intimidatoria ai danni del Partito democratico" ha dichiarato Lorenzo Guerini, vicesegretario del PD, in una nota "ennesimo atto criminale nei confronti del Pd e delle sue sedi. In attesa che gli inquirenti facciano luce su questo ennesimo gesto violento, deve essere chiaro che il Pd non si farà fermare ma che anzi procederà con ancora più forza sulla strada riformatrice intrapresa. Rimane agli atti una azione che non si fa fatica ad inserire in una strategia preordinata di intimidazione che deve essere stroncata con decisione".

STRATEGIA. Atti intimidatori programmati, dunque per la dirigenza PD "di fronte alla quale è necessario tenere alta la guardia e dare risposte decise per impedire il ripetersi di simili gesti. Di sicuro queste azioni non solo non ci intimidiscono ma rafforzano la nostra intenzione di proseguire sul cammino delle riforme che servono per rilanciare l’Italia. Nel condannare con forza quanto avvenuto attendiamo con fiducia che le forze dell’ordine facciano piena luce sull’episodio”.