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Cronaca Centro Storico / Vicolo Broglio

Locali, critiche all'ordinanza: "Frettolosa e non risolutiva. Brindano i delinquenti"

Venerdì l'approvazione e lunedì il bilancio, negativo sia per i residenti che per i titolari degli esercizi: "Incapacità di gestione del territorio e della sicurezza da parte del comune. Dobbiamo lavorare sodo per riqualificare Bologna"

Un'ordinanza "frettolosa", "provvisoria", quella emessa venerdì dall'amministrazione per regolare gli orari dei locali in zona universitaria e il post-weekend una lista di insoddisfatti che include sia gli esercenti che i residenti, alcuni dei quali, raccolti sotto il comitato 'Via Petroni e dintorni', l'hanno subito definita "Un provvedimento provvisorio ed emergenziale, non risolutivo delle problematiche di invivibilità della zona universitaria che andrà pertanto sostituito, quanto prima, da provvedimenti più organici".

Dopo il primo week-end e le prime sanzioni, è il comitato Enjoy Bologna (che raccoglie un gruppo di titolari di locali) a fare un commento a caldo: "Prendiamo atto del lavoro fatto dalla giunta per arrivare con una tempestiva ordinanza; dopo l’ordinanza lampo salva Artefiera dobbiamo constatare che ancora a regnare è la Gatta Frettolosa. Un passo indietro: venerdì ore 11 l’ordinanza è pronta; solo due ore per firmare gli accordi: il comune chiude all’una, chi c’è bene, gli altri aspettano lunedì. Poi l’epilogo: controlli a tappeto da parte della Polizia Municipale e multe a pioggia. E, davvero grave, anche questo week end registriamo l’aggressione e la rapina ai danni di un gestore di un rinomato locale del centro".

INSODDISFAZIONE A 360° E ANCHE UNA RAPINA. "Che tipo di azione dimostrativa è questa? Solo pochi giorni fa ci vantavamo del percorso che stavamo seguendo per riqualificare la zona universitaria, lasciando le armi e impugnando le scope e il risultato di questa nuova ordinanza qual è?: residenti non soddisfatti, attività commerciali tradite, spacciatori e delinquenti a brindare con l’incasso. Se le multe di questo weekend sono una pagliuzza nell’occhio di Bologna, l’incapacità di gestione del territorio e della sicurezza da parte del comune è una trave che pesa parecchio. Dobbiamo lavorare sodo per riqualificare Bologna e siamo pronti a farlo, per dare una città più sicura e vivibile a tutti: residenti, lavoratori, studenti e avventori". 

FIGLI E FIGLIASTRI? Nel complesso quadro e fra i differenti punti di vista, un altro aspetto da considerare è quello delle equiparazioni dei locali. E' un residente di vicolo Broglio (che ha documentatto con un video anche l'ultimo episodio violento finito con un arresto) a spiegare come questa ordinanza, ancora una volta, non prenda in considerazione alcune situazioni-limite che ormai sono note a tutti, ma che sembra non si vogliano risolvere:  "Da quello che si legge sulla stampa pare che siano esclusi i locali di vicolo Broglio, un locale da ballo e un circolo Arci, che coiudono rispettivamente alle 3/44 e mai il secondo, nel senso che spesso accade (anche più volte in una settimana) che si vada avanti fino alle 7 del mattino. Non ci sarebbe nulla in contrario se non fosse che la maggior parte delle persone stazionano fuori, urlando, bevendo lasciando rifiuti in giro, facendo pipì in strada e vomitando davanti ai portoni. Locali che non sono sottoposti alle stesse regole dei pubblici esercizi, per quanto riguarda i bagni ad esempio, che giustifica anche il fatto che gli avventori si sentano liberi di usare il vicolo come bagno. Due sono i problemi fondamentali: il primo è che nessuno fuori da questi posti invita i suoi clienti a fare silenzio e a non disturbare la gente che, alle cinque di mattina, ancora dorme e, a mio avvviso il probelma principale, se nel resto della zona universitaria i locali chiudono ad una cert'ora e qui no, questo  vicolo di 50 metri diventerà una zona franca dove tutto è permesso senza che nessuno abbia il controllo. Un vero e proprio far west, insomma".

E infatti in data 27 gennaio l'Associazione "Via Petroni e dintorni", presentando all'assessore Lepore una sintesi di proposte da tenere in considerazione per l'ordinanza c'era anche questo punto, come spiega Loris Folegatti, che nel corso degli anni ha raccolto le lamentele dei residenti delle strade limitrofe: "I circoli ed i club privati dovranno essere equiparati ai pubblici esercizi e sottoposti alla stesse regole e normative".

Post-serata: i rifiuti parlano

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