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Cronaca Centro Storico / Via San Vitale

San Vitale: vede in vendita gioiello rubatole. Sospesa licenza ad orefice

Guardando le vetrine di un'oreficeria, signora esterefatta riconosce un monile che le era stato trafugato. Denuncia il fatto, scattano controlli, emergono irregolarità. Risultato: saracinesche abbassate per 3 mesi

Singolare scoperta tra le vetrine di un'oreficeria di via San Vitale per un signora bolognese. Esterefatta la donna nell'accorgersi che tra i monili in vendita faceva capolino anche un gioiello etnico che gli era stato rubato. Denunciato il fatto, è finito nei guai il proprietario dell'esercizio. Infatti, sopraggiunta la polizia, avvertita dalla proprietaria del prezioso trafugato, è stato eseguito un controllo che ha portato alla luce anche irregolarità amministrative. Da qui il provvedimento di sospendere della licenza per 3 mesi, firmata dal Questore Vincenzo Stingone, in base all'articolo 127 del Tulps, che regolamenta le autorizzazioni per chi commercia in oro e metalli preziosi.

LE IRREGOLARITA'. Nel corso del controllo, fatto lunedì scorso, gli agenti hanno riscontrato alcune anomalie nel registro in cui devono essere annotate tutte le compravendite. Inoltre, dietro al bancone anziché il titolare, un bolognese di 58 anni, c'era sua madre; la donna non avrebbe potuto svolgere quell'attività perché non in possesso della necessaria licenza, che le era stata revocata negli anni '80 per altre vicende. La sospensione della licenza, notificata martedi', è scattata per queste irregolarità, ma gli accertamenti proseguono anche sul gioiello etnico dal quale è scaturita la 'visita' della polizia.

MONILE RUBATO IN VENDITA. L'oggetto, un ciondolo che raffigura una testa di donna di colore con il collo allungato, è stato notato nella vetrina della oreficeria da una bolognese. La donna lo ha riconosciuto senza ombra di dubbio come proprio, perché - ha spiegato agli agenti - si trattava di un regalo che un amico le aveva portato anni prima dall'Africa, e che le era stato poi rubato durante un furto nel suo appartamento. Il commerciante ha spiegato di averlo messo in vendita dopo averlo regolarmente acquistato in un mercatino specializzato, ma ora rischia anche un'accusa di ricettazione.
 

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