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Cronaca

Bologna è Toro ascendente Sagittario, ecco l'oroscopo 2020 per la città

L'astrologo Massimiliano Gaetano: "Saturno per buona parte dell’anno transiterà sul Medio Cielo della carta astrologica della c.d. restauratio theosiana, reclamando maggiore attenzione verso le persone più deboli"

E' possibile fare l'oroscopo di una città? Ebbene sì. La firma di questa previsione astrale per Bologna, proprio come l'"Oroscopo 2020 segno per segno"  è di Massimiliano Gaetano. La nostra città è Toro ascendente Sagittario e questo è quello che le stelle vedono per lei per l'anno che verrà: "Saturno per buona parte dell’anno transiterà sul Medio Cielo della carta astrologica della c.d. restauratio theosiana, reclamando maggiore attenzione verso le persone più deboli e che versano in condizioni di disagio, mediante l’attuazione concreta di politiche mirate finalizzate ad alleviare tali situazioni. Questo transito, inoltre, sembra suggerire alla classe dirigente della città una riflessione sulle politiche e sulle relative iniziative da mettere in cantiere a metà del mandato elettorale.

Il transito di Urano all’ascendente può indicare un rinnovamento dell’immagine della città anche mediante una maggiore informatizzazione e puntando sulle nuove tecnologie per una rete più capillare di servizi sempre più vicina ai cittadini. Dalla primavera in poi la città beneficerà di occasioni per recuperare ulteriormente la propria immagine grazie al transito di Giove e Saturno nella Casa X. Infine, l’anno si conclude con la splendida grande congiunzione Giove/Saturno che può costituire il punto di svolta per un nuovo inizio all’insegna del progresso, della modernità e dell’innovazione, ma senza dimenticare le proprie radici e tradizioni.

L'Oroscopo 2020 segno per segno. L'astrologo: "Leggete sempre il vostro ascendente"

Le origini. Bologna la dotta nell’antichità si chiamava Felsina, nome etrusco che sembra derivare da Velza (o Felzna) che probabilmente significherebbe, secondo alcune opinioni, “terra fertile”, secondo altre, “luogo fortificato”. E proprio al significato di luogo fortificato si collegherebbe la radice celtica (Bona) del nome che i Romani diedero alla città quando, nel 189 a.C., la occuparono e conquistarono.

Secondo la tradizione, Felsina venne fondata dagli Etruschi in un giorno imprecisato di primavera dell’anno 534 a.C.

Sulla scia di questa tradizione, Francesco Stabili, meglio conosciuto come Cecco d’Ascoli, e altri studiosi affermarono che Bologna sia stata fondata sotto il segno del Toro e che il suo ascendente sia Sagittario, senza tramandarci alcun oroscopo della fondazione. Eppure Bologna e l’Astrologia hanno un legame secolare.

Di questo legame possiamo trovare traccia visibile ed evidente nel numero delle porte della cinta muraria della città, dodici, tante quanti sono i segni dello Zodiaco. Secondo tale schema, Porta San Felice corrisponde all’Ariete; Porta Sant’Isaia, al Toro; Porta Saragozza, ai Gemelli; Porta San Mamolo, al Cancro; Porta Castiglione, al Leone; Porta Santo Stefano, alla Vergine; Porta Maggiore, alla Bilancia; Porta San Vitale, allo Scorpione; Porta San Donato, al Sagittario; Porta Mascarella, al Capricorno; Porta Galliera, all’Acquario; e Porta Lame, ai Pesci.

Altra traccia è la famosa meridiana con i segni zodiacali presente sul pavimento all’interno della Basilica di San Petronio.

Vicino la Basilica, in piazza Galvani, sorge l’Archiginnasio, prima sede ufficiale dell’Alma Mater Studiorum. Le pietre di questo edificio creano un calendario luni-solare, mentre al primo piano, sul soffitto del Teatro anatomico, si trova il cielo astrologico più misterioso della città, progettato da Ovidio Montalbani, astrologo vissuto nel XVII Sec.

In via IV Novembre si trova una lapide, posta sul lato della chiesa del Santissimo Salvatore, che ricorda la prima cattedra di Astrologia all’interno della facoltà di medicina. Questa lapide non deve sorprendere! L’Astrologia costituiva una vera e propria materia oggetto di studio presso l’Alma Mater Studiorum. Questa costituiva materia fondamentale nei quattro anni di durata del corso di medicina; di ciò ci è pervenuta testimonianza sia mediante un piano di studi del sec. XV, che con una lapide affissa all’esterno della Chiesa di San Francesco.

E sempre presso l’ateneo felsineo hanno insegnato questa affascinante materia i maggiori studiosi di Astrologia del Medioevo e del Rinascimento, da Antonio da Montolmo, professore di grammatica e successivamente di astrologia e medicina, a Gerolamo Cardano, professore di medicina dal 1562 al 1570; da Francesco Stabili, noto come Cecco d’Ascoli, a Giovanni Antonio Magini, professore di matematica a partire dal 1588.

Nonostante questo legame fra Bologna e l’Astrologia, non c’è pervenuta alcuna carta astrologica della fondazione di questa città. In Astrologia l’istante della fondazione, che si concretizzava con la posa della prima pietra, costituisce un atto simbolico di primaria importanza, un inizio, un incipit dal quale poter trarre mediante deduzione un possibile sviluppo. Del resto, questo è sostanzialmente il compito dell’astrologo: studiare attentamente una carta redatta per un determinato istante, come quello della nascita di una persona, di una società, di una città, per coglierne le potenzialità e le criticità e poi cercare di determinare quando queste potrebbero manifestarsi.

L’unica carta astrologica nota è riprodotta nel Tractatus astrologicus di Luca Gaurico (personalità legata a Bologna) e si riferisce alla c.d. restauratio theosiana. In base a questa carta, Bologna è sotto il segno dei Gemelli con un ascendente Toro. Il Sole nel segno dei Gemelli (segno governato da Mercurio) la caratterizza come un centro importante sia di comunicazione che di scambio culturale, di nozioni e di informazioni (questa sua vocazione viene amplificata e espansa dalla congiunzione di Mercurio con Giove in Casa I, proiettandola in una dimensione internazionale). Dal canto suo, l’ascendente nel segno del Toro la pone in relazione con la terra e con i frutti da questa prodotti con il costante lavoro quotidiano e con i piaceri della vita come quelli della buona tavola.

Crocevia culturale di primaria importanza a livello internazionale in virtù della presenza dell’importante ateneo, per Bologna sono passati i maggiori studiosi di Astrologia del Medioevo e del Rinascimento. In seguito, i tempi cambiano, Bologna venne conquistata militarmente da papa Giulio II e alla morte di Lattanzio Benacci, l’ultimo mathematicus (così venivano chiamati, a partire dal periodo ellenistico, gli astrologi), ha termine lo studio dell’Astrologia presso l’Università di Bologna, anche se il lettore (titolare di cattedra) di astronomia ha ancora l’obbligo di redigere annualmente i taccuini e gli almanacchi astrologici, pratica rimasta inalterata fino alla metà del Sec. XVIII.

Bollata come forma si superstizione a seguito di alcune bolle pontificie, a partire da quella di papa Sisto V del 1586, l’Astrologia venne estromessa dalle aule universitarie. Tuttavia, l’interesse per quest’Arte è sopravvissuto anche al materialismo e al positivismo ideologico dell’Illuminismo e dell’età industriale. Lo scorso secolo ha visto una rinascita e un rinnovato interesse per questo settore del sapere umano. Molti studiosi hanno ripreso il discorso dove era stato lasciato nella cesura temporale del Sec. XVIII; e Bologna, città caratterizzata dalla sua notevole apertura mentale e culturale, ha svolto e continua a svolgere un ruolo di primaria importanza. Sebbene l’Astrologia non venga più insegnata nelle aule universitarie, diviene oggetto di tesi di lauree e di dottorati (interessante la tesi di dottorato sulle congiunzioni Giove/Saturno di Stefano Buscherini). Inoltre, proprio Bologna diviene nel primo anno dell’attuale secolo, sede della prima Scuola nazionale del CIDA (Centro Italiano Discipline Astrologiche). Attualmente, il percorso didattico di conoscenza sulla via delle stelle prosegue nella città felsinea con la scuola gestita dal Centro astrologico bolognese. Passano i secoli, passano gli uomini: ma, nonostante tutto, il Cielo rimane sempre lo stesso e, insieme ad esso, non tramonta quel solido legame tra Bologna e l’Astrologia.

Massimiliano Gaetano s'interessa di Astrologia sin dall'adolescenza, formandosi su testi di H. J. Gouchon, A. Volguine, A. Barbault, A. Brunini. Appassionato del Cielo, dopo la laurea in Giurisprudenza, decide di approfondire lo studio dell'Astrologia, frequentando con profitto la Scuola Nazionale CIDA (Centro Italiano Discipline Astrologiche) e conseguendo l'iscrizione al relativo Albo Nazionale degli Astrologi. Docente certificato e vice-delegato CIDA di Bologna, per curiosità e spirito di approfondimento, da alcuni anni studia le opere degli autori antichi, a cominciare dalla Tetrabiblos di Claudio Tolomeo, sul presupposto che non vi può essere evoluzione senza conoscenza del passato. Oltre a svolgere attività di ricerca e consulenza astrologica, ha collaborato per alcuni anni con la rivista Sirio, tiene conferenze, corsi on-line e scrive articoli per il suo sito web Sphaeracoelestis. Di recente ha pubblicato il suo primo libro sulle direzioni dal titolo "Dirigere il Cielo - Guida alle direzioni primarie". 

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