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Cronaca

Ospedali chiusi per ferie? I sindacati: "Meno 5093 letti rispetto al 2014"

Luca Rizzo Nervo, assessore comunale alla Sanità, rassicura, ma "se qualcosa non dovesse funzionare non mancheremo di farci sentire". Per i sindacati a farnel le spese le persone in difficoltà e i residenti in provincia

"Per ora l'Ausl ha fornito elementi di rassicurazione che fanno ben sperare". Ma "se qualcosa non dovesse funzionare non mancheremo di farci sentire". Così Luca Rizzo Nervo, assessore comunale alla Sanità e membro della Conferenza territoriale sociosanitaria, ha risposto questa mattina ai sindacati sul piano di chiusura estiva dei servizi sanitari dell'Ausl di Bologna: "Dopo la presentazione del piano ferie dell'Azienda USL di Bologna esprimono la loro preoccupazione per l'entità, la durata delle chiusure previste per il periodo estivo Giugno-Settembre 2015, e quindi per la tenuta complessiva del sistema dei servizi soprattutto per le persone più in difficoltà" si legge nella nota congiunta a firma CGIL - FP Cgil - SPI Cgil, CISL -  FP Cisl  - FNP Cisl, UIL – Uil FPL – UILP Uil.

Da quanto comunicato dall'Azienda infatti risulta "un notevole incremento del numero dei giorni di disattivazione di posti letto, in particolare negli Ospedali della Provincia e all'Ospedale Bellaria: Ospedale Bellaria: +1752 letti disattivati (chiusi) rispetto al 2014, Ospedale Loiano:  + 1196 letti disattivati rispetto al 2014, Ospedale Bazzano: +1752  letti disattivati rispetto al 2014, Ospedale S Giovanni: + 2194  letti disattivati rispetto al 2014" scrivono.
Le chiusure all'interno dei Dipartimenti (trasversali su tutti gli Ospedali Aziendali) colpirebbero l'incremento di + 5093 letti chiusi, rispetto al 2014, nel Dipartimento Medico. Secondo le OO. SS "tale condizione potrebbe portare, di fatto, allo spostamento di molti cittadini della Provincia verso gli Ospedali di Bologna con conseguenti disagi e difficoltà per gli stessi ma anche per le strutture che li accoglierebbero e, conseguentemente, all'impossibilità concreta di garantire un adeguata risposta ai bisogni sanitari. Per quanto riguarda Bologna, solleva perplessità l'incremento, rispetto al 2014,  di 322 (420 anziché 98) letti chiusi nella Pediatria dell'Ospedale Maggiore".

"Abbiamo segnalato anche noi le nostre preoccupazioni sulla chiusura di alcuni reparti delle strutture periferiche, come San Giovanni in Persiceto, e sul fatto che il piano definitivo non sia ancora arrivato- assicura Rizzo Nervo- ma capiamo i ritardi" nella redazione dei piani ferie "perchè le nuove direzioni generali dell'Ausl si sono insediate solo a marzo". Alla Conferenza sanitaria l'Ausl ha assicurato, ad esempio, che "le chiusure estive dei reparti coinvolti non saranno in alcun modo un preludio a chiusure definitive- spiega Rizzo Nervo- come invece è avvenuto in passato e che verrà costituita una 'cabina di regia' per la gestione del piano. L'azienda sanitaria sembra aver accolto la nostra proposta di una lettura più dinamica degli interventi, che consenta, laddove necessario- conclude Rizzo- di apportare modifiche in corso d'opera".

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