rotate-mobile
Cronaca

Processo Aemilia, condannato per 'ndrangheta si barrica in ufficio postale e prende ostaggi

L'uomo si era reso irriperibile dopo la sentenza. Liberato uno degli ostaggi, si valuta l'irruzione

Sono in tutto cinque i dipendenti dell'ufficio postale di Pieve Madolena, provincia di Reggio Emilia tenuti in ostaggio con un coltello dal 55enne F.A., condannato mercoledì scorso a 19 anni nel processo Aemilia contro la 'ndrangheta, tenutosi a Bologna.

L'uomo si era reso irreperibile per sfuggire all'ordinanza di custodia cautelare emessa nei suoi confronti dopo la sentenza. Il vicesindaco di Reggio Emilia Matteo Sassi, presente sul posto, riferisce che uno degli ostaggi non si sarebbe sentito bene e per questo rilasciato.

Processo 'Aemilia', condannato in primo grado anche l'ex calciatore Vincenzo Iaquinta

Il sequestratore a chiesto di parlare prima con il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, e poi con Matteo Salvini, il ministro dell'Interno, Francesco Amato, condannato per 'ndrangheta nel processo Aemilia che si è concluso a Reggio Emilia mercoledì scorso, che da stamattina si è asserragliato in un ufficio postale della città emiliana con cinque ostaggi. Dopo la sentenza aveva evitato il carcere scomparendo per quattro giorni. Sul posto arrivato il questore di Reggio Antonio Sbordone e il prefetto Maria Forte. Schierati anche i reparti speciali dei Carabinieri. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Processo Aemilia, condannato per 'ndrangheta si barrica in ufficio postale e prende ostaggi

BolognaToday è in caricamento