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Cronaca

Finanza in storica Osteria del centro: 5 indagati, sequestri e perquisizioni

Indagine della Guardia di Finanza per bancarotta fraudolenta

Sono stati i militari della Guardia di Finanza di Bologna  a dare  esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo di quote societarie e beni aziendali del valore complessivo di circa un milione di euro: cinque le persone coinvolte, a vario titolo, nel fallimento di una società che gestiva l'Osteria de' poeti,  noto esercizio di ristorazione  nel centro storico di Bologna, in quanto ritenuti responsabili dei reati di bancarotta fraudolenta.

Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle hanno ricostruito le vicende degli ultimi 15 anni della società fallita, individuando - come evidenziato dallo stesso Gip- “una sequenza di operazioni accomunate dalla pervicace volontà di deprivarla dei propri assets senza alcuna contropartita patrimoniale e di consentire ad altra società direttamente riconducibile agli indagati di proseguire nella gestione dell’esercizio di ristorazione”.

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Gli uomini delle Fiamme Gialle avrebbero accertato una serie di "atti distrattivi che hanno avuto ad oggetto, in primo luogo, l’immobile dove veniva esercitata l’attività (del valore di circa € 2,3 mln), che era stato ceduto ad una banca specializzata in operazioni di leasing per poi essere da questa locato finanziariamente ad una società collegata agli indagati la quale, a sua volta, lo aveva dato in affitto alla fallita, dando luogo a quella che viene tecnicamente definita un’operazione di sale and lease back improprio".

La quasi totalità delle somme ottenute dalla vendita dell’immobile, circa 1,7 milioni,  sarebbe stata poi illecitamente utilizzate dai soci per operazioni di carattere personale, simulando il pagamento di fatture per operazioni inesistenti. Infine, dalle indagini è emerso che gli indagati avrebbero "proceduto anche alla distrazione dell’azienda di ristorazione (del valore di circa € 1 mln) che veniva data in affitto ad un canone irrisorio ad un’altra società apparentemente terza, ma anch’essa riconducibile agli indagati, le cui quote sono oggi state sottoposte a sequestro unitamente alla stessa azienda". Contestualmente all’esecuzione dei sequestri sono state eseguite anche perquisizioni locali delle abitazioni degli indagati e delle società coinvolte.

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