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Ecco il nuovo Oz, l'eden park di San Lazzaro | VIDEO

Porte aperte a tutti il 6 gennaio, corsi al via già dal 7. Lo spazio si trova in via Commenda 13

Oz riparte, ma in versione ridotta. La realtà sportiva e culturale underground di Bologna, dopo lo sfratto da via Stalingrado l'estate scorsa, ha trovato nuova casa a San Lazzaro, nella zona industriale di via Commenda, a due passi dalla stazione Sfm. Un capannone inutilizzato di oltre 2.000 metri quadrati, preso da un privato in diritto reale d'uso per cinque anni a 68.000 euro, che ospiterà per il momento solo otto delle 32 attività  dell'Eden park, cuore del progetto Oz.

Il 6 gennaio è in programma l'open day, mentre da lunedì 7 ripartiranno i corsi: per il momento sono pronti solo gli attrezzi per parkour e trapezi-tessuti, mentre entro febbraio dovrebbero aggiungersi anche gli spazi dedicati a skate, roller, bike e arrampicata. In primavera, infine, dovrebbe essere pronta anche la sala multifunzionale al primo piano della palazzina che accompagna il capannone, dove troveranno posto le attività di danza, yoga e pilates.

E già si progetta anche la nuova edizione del festival 'Prototype'. Lo spazio è un decimo di quello precedente, dunque non tutto è stato traslocato. Gli attrezzi che non hanno trovato posto a San Lazzaro sono stati depositati alla bocciofila dello stadio Dall'Ara di Bologna. Mancano poi tutte le attività culturali che avevano casa a Oz, per le quali servirebbe un ulteriore spazio.

"Ci stiamo lavorando con le proprietà adiacenti- assicura comunque il sindaco di San Lazzaro, Isabella Conti- facciamo un passo alla volta". Sulla zona, infatti, si è concentrato il bando di rigenerazione urbana del Comune, al quale sono arrivate nove proposte.

"Entro febbraio il quadro dovrebbe essere chiaro su quali spazi saranno disponibili", spiega Conti.
Un incentivo potrebbe essere la soluzione trovata per la nuova casa dell'Eden park, ovvero l'azzeramento dell'Imu per i proprietari del capannone.

Il nuovo Eden park è stato presentato questa mattina in anteprima alla stampa. Tutto è stato ricostruito "nel silenzio", sottolineano i ragazzi di Eden, con il lavoro volontario. Il Comune di San Lazzaro ha riconosciuto un contributo di 30.000 euro per il progetto, mentre Unipol (che aprì il caso riprendendosi lo spazio dell'ex Samputensili in via Stalingrando per metterlo in vendita) ha dato un contributo per il trasloco.

"Ciò che stiamo cercando di fare è portare più attività possibile- spiega il presidente di Eden, Lillo Calogero Passarello- questa è un'altra cosa rispetto a Oz, più sportiva.

Siamo riusciti a portare anche un piccolo pezzo del museo del flipper, ma stiamo cercando comunque di ritrovare il vero e proprio Oz, un progetto piu' sociale e partecipato".

Soddisfatto Serafino D'Onofrio, presidente Aics, a cui Eden è affiliato. "L'avventura di Oz continua- afferma- era il segnale che i ragazzi volevano dare e ce l'hanno fatta. E' stata una trattativa complicata, però è una soluzione a disposizione per cinque anni. Abbiamo avuto un sostegno continuo dal Comune. I ragazzi verrano qui come andavano in Stalingrado e si sentiranno a casa di nuovo".

Chiosa Conti: "E' stato un sforzo collettivo. I ragazzi ci hanno lavorato giorno e notte, non ci hanno mai chiesto niente. E' un'esperienza che sono onorata e orgogliosa di avere sul nostro territorio". Anche il Comune di Bologna aveva provato a trovare una soluzione. Il sindaco Virginio Merola aveva lanciato l'idea delle ex aree ferroviarie, mentre l'assessore Matteo Lepore si era impegnato a trovare la quadra entro fine anno. Alla fine, la risposta e' arrivata da San Lazzaro. "Con Lepore ci siamo sentiti- assicura Conti- mi aveva chiesto se ce la facevamo e io gli ho risposto che ce l'avremmo messa tutta". (Dire)

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