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Cronaca

Padri separati, dalla Giunta mano tesa: 'Alloggi per chi è in difficoltà'

La proposta dell'assessora alla casa Virginia Gieri: 63 appartamenti dell'Istituzione per l'inclusione sociale. A gennaio un bando

Il Comune di Bologna, tramite l'Istituzione per l'inclusione sociale "Don Paolo Serra Zanetti", è pronto a mettere alcuni alloggi a disposizione dei padri separati che si trovano in difficoltà economica. Lo annuncia l'assessore alla Casa, Virginia Gieri, rispondendo così alla sollecitazione contenuta in un ordine del giorno presentato dalla Lega nord (e sostenuto anche dal M5s).

E' un argomento "estremamente attuale", sottolinea la leghista Mirka Cocconcelli, visto "l'aumento di padri separati che si trasformano in persone economicamente disagiate". Da qui la proposta di "riservare alloggi, non necessariamente Erp- recita l'odg- ai genitori separati per aiutarli almeno nei primi 12 mesi a riconquistare un'autonomia economica". Il tema è "vero e autentico" e bisogna "trovare lo strumento adatto per cercare di sostenere questa nuova necessità", afferma Gieri.

"Abbiamo fatto un approfondimento e l'Edilizia pubblica non possiamo utilizzarla", spiega l'assessore: il Comune dovrebbe rimodulare i punteggi oppure a livello regionale andrebbero inseriti nuovi criteri, ma ad ogni modo per l'Erp "c'è una gradutatoria e una tempistica molto articolata e lunga, cosa che confligge con la ratio dell'odg". Così come "qualche problema" c'è anche per l'uso degli alloggi per la transizione abitativa, continua Gieri: "Pur essendo una forma di emergenza più snella e veloce, ha comunque una griglia di criteri con punteggi" e dunque "corriamo comunque il rischio di non poter aiutare in maniera veloce". La proposta di Gieri, dunque, è di intervenire nell'ambito dei 63 appartamenti dell'Istituzione per l'inclusione sociale, che a gennaio pubblicherà un bando per la loro gestione.

L'Istituzione si è già resa disponibile a fare in modo che il bando "sia aperto anche a realtà associative del terzo settore che si occupano specificatamente di padri separati", riferisce l'assessore: potrebbero dunque esserci alcuni alloggi, Gieri ipotizza da due o quattro, "destinati poprio ai padri separati. E' lo strumento più corretto anche perchéil più agile". Premesso che l'odg non è stato ancora votato dal Consiglio, l'idea di Gieri non trova un'accoglienza unanime nel Pd.

Parla di "ottima proposta" Piergiorgio Licciardello, perché "va nella direzione di trovare una soluzione, che non può essere di lungo periodo ma rivolta alla gestione di una situazione emergenziale". Esprime invece "qualche perplessita'" Simona Lembi, chiedendo di "approfondire" perché "è la prima volta che il Comune sceglie un'azione specifica fatta in questo modo", rileva la dem: "Se degli alloggi vengono specificatamente rivolti a questo caso e alle associazioni che se ne occupano, vuol dire che tutto il resto delle azioni non è stato in grado di rispondere". Frena anche Isabella Angiuli: l'odg "così come formulato non mi convince, è un ragionamento da cui partire per approfondire le misure concrete che il Comune può mettere in campo. Gieri ha fatto una parte del lavoro portando un'ipotesi di soluzione, che però va approfondita" perché "non mi convincono i discorsi sulle riserve indiane".

La discussione, insomma, anche in maggioranza è destinata a proseguire, anche per dirimere il nodo relativo al riferimento ai padri o in senso più ampio ai genitori. "Mi è sembrato serio fare un'istruttoria e capire quale strumento è possibile usare per un bisogno che rintracciamo", dichiara intanto Gieri. (Dire)

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