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Cronaca

Diffamazione sui social: procura dispone il sequestro, ma la pagina Fb è ancora attiva

Oggetto di una querela la pagina 'Il padrone di m..', che da tempo ripubblica segnalazioni di dipendenti e inquilini su presunte pratiche illecite di padroni di casa e datori di lavoro

La pagina Facebook è sotto sequestro da maggio da parte della procura, ma il social network non ha ancora oscurato la pagina. Succede a Bologna, dove la vetrina virtuale di un collettivo è oggetto di una querela, presentata da un commerciante che si è sentito offeso dal contenuto della stessa. A darne notizia è l'agenzia Ansa.

Il 'Padrone di m...', questo il nome della pagina, da tempo ripubblica -con nomi e cognomi- le segnalazioni negative di ex dipendenti ed ex inquilini nei confronti dei propri datori di lavoro e padroni di casa, dalle condizioni di lavoro ai prezzi degli affitti. La pagina, molto seguita, contiene decine di segnalazioni e funge da megafono per le denunce e le azioni del collettivo, che prende di mira i presunti esercenti scorretti e che in qualche caso ha portato a tensioni fuori dei locali dove la 'maschere bianche' (di cui gli attivisti sono travisati, ndr) sono solite inscenare picchetti di protesta.

Uno di questi esercenti ha però mosso querela per diffamazione nei loro confronti e di lì, su richiesta dell'avvocato del barista, Gabriele Bordoni, la procura ha disposto il sequestro della pagina che però risulta ancora attiva, a oltre un mese e mezzo dalla disposizione giudiziaria. "Dobbiamo prendere atto, con amarezza -fa notare il legale all'Ansa- che nel tempo della massima formale evidenza della riservatezza, esistono luoghi di fatto inaccessibili anche alla Magistratura più attenta, nei quali sono i gestori dei social a regolare i diritti delle persone".

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