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Cronaca

Dimissioni di Benedetto XVI: le reazioni della politica bolognese

Annuncio shock di Papa Ratzinger durante il Concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. Ecco come hanno reagito i politici locali

Ingravescentem aetatem”, è il motivo dell’abbandono di Benedetto XVI: il papa che da poco aveva scoperto il potere mediatico dei social network, si dimette in latino, lingua originale che ha rilanciato a costo di qualche polemica. Prima di lui, solo in cinque avevano rinunciato al soglio di Pietro, ma mai in epoca moderna: il più noto sicuramente "Colui che fece per viltade il gran rifiuto", nei versi di Dante Alighieri, Celestino V, l'eremita Pietro da Morrone che declinò nel 1294,

Così Benedetto XVI, Joseph Aloisius Ratzinger, eletto il 19 Aprile del 2005, 265º papa della Chiesa Cattolica, lascierà il 28 febbraio per per “età avanzata”. A quanto si apprende si ritirerà a Castelgandolfo e poi in un ex convento di clausura in Vaticano.

LE REAZIONI. Non si fa attendere la reazione di Franco Grilini, del centro Democratico, e da sempre impegnato per i diritti degli omosessuali: “Se ne va un avversario dei diritti civili”, è il secco commento su una nota ”il successore sia diverso e prenda atto della modernità. Ratzinger non è stato un Papa moderno né ha capito i processi di modernizzazione del mondo e della ricerca di quella libertà nella quale si realizza la persona umana. L’attuale Papa non ha fatto che continuare l’opera del precedente che aveva chiuso in modo radicale a qualsiasi rinnovamento in materia di diritti civili e libertà della persona, in particolare delle persone omosessuali. Per di più Ratzinger è l’autore di quella Pastorale sulle persone omosessuali del 1986 che chiudeva definitivamente con i pur timidi tentativi di capire il fenomeno da parte del pontefice precedente Paolo VI”.

In senso opposto, quella di Fabio Filippi, collega Pdl in Regione:  “Sono certo che l’illuminata decisione del Sommo Pontefice, sia stata presa per il bene universale della Chiesa, ma sono dispiaciuto e sgomento che un grandissimo Papa, come Benedetto XVI, rinunci al suo ministero di Vescovo di Roma e di successore di S. Pietro. Saggia mi sembra, in ogni caso, l’indicazione di indire un Conclave per l’elezione del successore di Pietro”.

"Ritengo le dimissioni del Papa un fatto di portata storica che dimostra innanzitutto la grandezza morale e sollecitudine di Benedetto XVI per la chiesa cattolica" così Fabio Garagnani, Pdl "Credo che non ci sia altro da aggiungere se non ringraziare questo grande Papa, finissimo intellettuale e teologo dei migliori, per il bene arrecato alla chiesa nella difesa ferma dei principi essenziali della sua identità in un momento di confusione dottrinale pesante e di contestazione gratuita".

"La storica decisione del Santo Padre commuove tutti e suggella un Pontificato che è stato fin dal primo giorno una tenace e altissima testimonianza dei valori umani universali. Siamo grati soprattutto a Papa Benedetto XVI per aver difeso con rigore e coraggio l'identità e la presenza di quei cristiani che nel mondo sono sottoposti quotidianamente alla violenza del fanatismo etnico e religioso". E' la nota di Anna Maria Bernini, deputata e portavoce vicario del Popolo della Libertà.

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