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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Pass invalidi, per i calciatori indagati finisce a 'tarallucci e vino'

Archiviazione del caso per tutti i 12 rossoblu, e consorti, accusati di aver utilizzato pass H impropriamente. D'altronde si sa, i 'Calciatori vivono in bolla immateriale', come ha detto il Pm e sono dei 'bambinoni', come rivela la tuttofare del club

Archiviazione per i 12 calciatori del Bologna finiti al centro dell'inchiesta sui pass invalidi. Erano accusati, loro e relative consorti e fidanzate, di aver utilizzato impropriamente i talloncini H per accedere nelle zone a traffico limitato e parcheggiare nella aree di sosta riservati a chi è portatore di handicap.

Ad un anno circa dal putiferio il caso si conclude, per gli sportivi, a 'tarallucci e vino'. Tutti scagionati, compreso l'ex capitano Marco Di Vaio finito indagato dalla Procura del capoluogo emiliano per falso ideologico in atto pubblico commesso da un privato e truffa continuata ai danni del Comune per la cancellazione di multe, 59 contravvenzioni per l'importo di 84,4 euro ciascuna. Gli altri giocatori coinvolti (tra gli altri Viviano, Portanova, Mudingayi, Morleo, Adailton, difesi dall'avv. Gabriele Bordoni) e alcune mogli e fidanzate, erano indagati per uso di atto falso per i permessi di residente temporaneo in centro irregolari.

GIOCATORI 'BAMBINONI' CHE 'VIVONO IN UNA BOLLA'. "Nel nostro paese i 'moderni gladiatori' e cioé i calciatori, vivono in una sorta di bolla immateriale che, salvo rare eccezioni, li mantiene avulsi dal quotidiano, al limite dell'incapacità di badare agli affari correnti di natura burocratica, che affaticano invece ogni persona che non pratica, ad alti livelli, l'arte pedatoria". E' la premessa che il Procuratore aggiunto Valter Giovannini ha fatto nella sua richiesta di archiviazione per i calciatori del Bologna coinvolti nell'inchiesta sui pass handicap e di residenti nel centro storico.

A 'scusare' l'inavveduto comportamento dei rossoblu anche Marilena Molinari, la collaboratrice della squadra portatrice di handicap che aveva 'prestato' il suo pass. Quando venne sentita dal Pm spiegò che "i giocatori sono come bambini" e si assunse tutte le responsabilità sul rilascio dei permessi e il collegamento alle targhe. Anche del caso delle multe cancellate a Di Vaio per gli accessi nella 't', la zona sotto le Due Torri vietata alle auto, Molinari spiegò di aver compilato lei i moduli per l'annullamento. Sostenendo che in tutte le occasioni Di Vaio la stava portando a spasso per Bologna e quindi stante la menomazione della donna, titolare di permesso H, l'auto poteva accedere ovunque. Viste le dichiarazioni della Molinari "'assolutorie' per tutti i giocatori dei quali si era occupata", dice il Procuratore aggiunto, "é di tutta evidenza come in assenza di oggettivi elementi dotati di autonoma forza probatoria, sia impossibile sostenere l'accusa in un eventuale futuro dibattimento. Ciò vale per i calciatori e a maggior ragione per le loro e ancor più ignare mogli e fidanzate". Peraltro tutti i giocatori hanno nel frattempo pagato le contravvenzioni.

 

 

(Ansa)

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