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Cronaca

Pass invalidi. Di Vaio, vacillano accuse: "Sono soddisfatto"

Il calciatore rossoblù interrogatorio nuovamente. Il legale: "Per gli accessi non consentiti ha dimostrato la sua buona fede. Riguardo la truffa, credo sia destinata a cadere. Nulla é stato firmato da Di Vaio"

Stando agli ultimi rumours sembra che si concluderà con la restituzione del Nettuno d'Oro, magari contrornata pure dalle scuse del Comune, la vicenda che ha visto il calciatore rossoblu, Marco Di Vaio, al centro dell'inchiesta sull'uso abusivo dei Pass invalidi.

"L'impressione è che l'accusa di truffa stia per cadere: per quanto riguarda il falso Marco Di Vaio ha dimostrato la sua totale buona fede", così è quello che ha commentato il legale del bomber ieri, al termine del nuovo interrogatorio del rossoblu davanti al Procuratore Procuratore aggiunto Valter Giovannini.

Di Vaio è aql momento indagato per falso ideologico in atto pubblico commesso da un privato e truffa continuata ai danni del Comune per la cancellazione di multe (59 contravvenzioni per l'importo di 84,4 euro ciascuna) grazie alla connessione della targa della sua auto al pass invalidi di Marilena Molinari - la disabile 'tuttofare' dei giocatori del Bologna indagata a sua volta -, e per uso di atto falso nella vicenda dei permessi da residente temporaneo in centro ottenuti senza la necessaria documentazione.

L'attaccante, assistito dagli avvocati, è rimasto in procura per oltre due ore e mezza. "Per gli accessi non consentiti ha dimostrato la sua totale buona fede - ha spiegato Magnisi - e si è parlato molto di quale poteva essere il suo grado di conoscenza. Riguardo alla truffa la mia impressione è che sia destinata a cadere. Nulla é stato firmato da Di Vaio se non i moduli per l'annullamento delle multe. Questi moduli sono stati firmati sul cofano della macchina di sera, e pare che non fossero neanche compilati. Di certo non li ha compilati lui, almeno nelle motivazioni per l'annullamento. Lui ha inserito solo i dati angrafici e la firma".

"E' andata bene - ha detto Di Vaio - era giusto così, fare un nuovo confronto con il dottor Giovannini (era già stato sentito dal Procuratore aggiunto ad aprile quando esplose la vicenda pass). Ora sono molto più sereno".
 

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