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Cronaca

Passante al palo: comitato annuncia azione legale

L'azione del comitato è un ulteriore risvolto nella querelle che vede ai ferri corti da mesi governo e Regione

Lo avevano anticipato e visto che a distanza di mesi nulla è cambiato ora passeranno alle vie di fatto. I cittadini anti-Passante nord intraprenderanno una class action contro lo stop al Passante di mezzo. Il comitato, assistito dall'amministrativista Federico Gualandi, chiederà in sostanza per vie legali il rispetto dell'accordo del 2016 sulla realizzazione della infrastruttura, sulla quale si era impegnato anche il Governo (ai tempi, il centrosinistra).

I dettagli saranno svelati martedì in un incontro con la stampa ma già la convocazione parla di un "formale avvio del procedimento legale contro lo 'stallo' inaccettabile" per un'opera già decisa e finanziata. "Comitato e decine di cittadini si mobilitano per il rispetto degli impegni assunti e per il risarcimento derivante dai gravi ritardi", recita ancora l'invito.

La conferenza stampa sarà tenuta, insieme a Gualandi, dagli storici attivisti dal comitato per l'alternativa al Passante nord, Gianni Galli e Severino Ghini. L'idea di una 'class action' contro il Governo gialloverde era stata presentata per la prima volta, con il sostegno delle associazioni degli agricoltori, lo scorso 29 novembre. "Stiamo valutando- disse allora Gualandi- se ci siano gli estremi per fare una class action nei confronti delle pubbliche amministrazioni per la violazione dei termini dell'accordo del 2016".

Oggi, affermò ancora il legale del comitato, "c'è una situazione di stallo che è in contrasto con precisi impegni, anche temporali, assunti con quell'accordo". A partire dal fatto che la conferenza dei servizi, inizialmente prevista a luglio del 2018, è stata rinviata sine die, con l'obiettivo di preparare un progetto alternativo (il cosiddetto mini-Passante, che interessa la sola tangenziale).

"Se dovesse venire riconosciuta questa violazione- aveva detto ancora Gualandi- i responsabili potrebbero essere chiamati a riparare ad un eventuale danno erariale davanti alla Corte dei conti". E questo, aveva detto Galli, "a tutela di tutte le persone che ogni mattina sono in fila in tangenziale". (Bil/ Dire)

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