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Cronaca

Passante Nord, Maurizio Mazzanti: "E' la guerra del Pd contro il Pd. Giovedì un incontro ad hoc"

Mazzanti: "Una pietra tombale sul progetto e avviare un percorso alternativo serio per risolvere i problemi della mobilità bolognese e regionale, con minori costi e minori impatti ambientali"

Il Passante Nord: si deve o non si deve fare? Il progetto dell'opera, finito anche nel mirino della Procura e della Corte dei conti dell'Emilia-Romagna e al centro di dubbi e perplessità di 10 sindaci del bolognese (che chiedono maggiori verifiche e un'opera di minor impatto) viene commentato anche da Maurizio Mazzanti,  Lista civica “NOI per Budrio” e coordinatore regionale Liberi Cittadini: "Un tema, quello del Passante Nord, richiamato più volte in campagna elettorale da Stefano Bonaccini anche di fronte alla nostra esplicita contrarietà a un'opera palesemente sbagliata".

E ORA ARRIVANO I DUBBI DEI 10 SINDACI. "Ora, a due mesi di distanza dalle elezioni - continua Mazzanti -  i dieci Sindaci dei territori coinvolti dal passaggio dell'opera viaria dichiarano “senza mezzi termini che il passante nord non troverà il loro assenso se non saranno dimostrati: 1) La condivisione definitiva del tracciato; 2) la sua vera utilità per ridurre la congestione di traffico per l'intera rete metropolitana; 3) la realizzazione di tutte le opere di mitigazione; 4) il sostegno al trasporto pubblico ferroviario".

LA RICHIESTA DEI DIECI SINDACI. Come riassume Maurizio Mazzanti, per raggiungere questi obiettivi i sindaci chiedono che venga realizzato uno studio attualizzato da parte della Città Metropolitana e della Regione, prima che si avvii la progettazione preliminare, da cui dovrà prendere le basi di lavoro. E alla fine concludono dicendo che “Il Passante nord lo faremo se e solo se sarà dimostrato che serve e che avrà un valore strategico”.

"Il Sindaco di Budrio Giulio Pierini, che è sempre stato favorevole al Passante Nord, nel suo blog invece oggi scrive che “Prima ancora di incominciare un percorso con Autostrade per l'Italia sullo studio preliminare dell'opera, bisogna capire se l'opera è ancora utile oppure non lo è più. Siamo al paradosso di un'importante opera che dopo dieci anni non ha ancora un tracciato definitivo e la dimostrazione di una vera utilità, che dovrebbero essere le condizioni minime per inserirlo all'interno di un programma politico e amministrativo degno di questo nome".

"E, ciliegina sulla torta - prosegue il  coordinatore di Liberi Cittadini - la mozione votata all'unanimità a fine Gennaio dal Consiglio comunale di Castenaso, Comune attraversato dal Passante, che dichiara senza giri di parole la propria contrarietà alla realizzazione del cosiddetto passante nord. Noi da anni, prima come lista civica comunale poi come lista civica regionale ci siamo sempre dichiarati contrari per gli stessi motivi che hanno mosso oggi i Sindaci. Rimane allora da chiedersi se questo modo di procedere da parte del Pd è serio o piuttosto il segnale di un partito allo sbando, dove i livelli locali si ribellano, giustamente, alle volontà regionali.E' allora arrivato il momento di mettere una pietra tombale sul progetto del Passante Nord e avviare un percorso alternativo serio per risolvere i problemi della mobilità bolognese e regionale, con minori costi e minori impatti ambientali".

GIOVEDI' UN INCONTRO SULLA SITUAZIONE BOLOGNESE. Il 5 febbraio i consiglieri di Bologna Federica Salsi e Manes Bernardini organizzano un convegno dal titolo “Quale futuro per il traffico di Bologna”. I relatori: Roberto Kerkoc - Vice Presidente vicario Unindustria; Gianni Galli - Presidente Comitato Passante Nord; Severino Ghini - Comitato Passante Nord; Luigi Melegari - Presidente ANCE; Irene Priolo - Sindaco di Calderara e Assessore Area Metropolitana con delega alle Infrastrutture Mobilità e Viabilità; Stefano Sermenghi - Sindaco di Castenaso.

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