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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Frode commercio patate: 23 avvisi di fine indagine

Avrebbero avuto diciture false su qualità, coltivazione e provenienza. A 14 persone contestata l'associazione a delinquere finalizzata alla frode nei confronti di alcuni colossi della grande distribuzione

Fine inchiesta per il cosiddetto "patata-gate", l'indagine dei pubblici Ministeri Marco Forte e Manuela Cavallo sulla presunta vendita di patate italiane, ma di fatto di provenienza francese. 

A 14 delle 23 persone che hanno ricevuto l'avviso di fine indagine: è stata contestata l'associazione a delinquere finalizzata alla frode nei confronti di alcuni colossi della grande distribuzione, Pam, Conad, Esselunga. Parti offese sono anche Coldiretti, sindacato dei piccoli imprenditori agricoli, il Ministero delle Politiche Agricole e l'Unione Europea. 

Secondo la Procura di Bologna tra 2013 e 2014, l'azienda "Romagoli SpA", con sede in via Quarto di Sopra, guidata da Giulio Romagnoli, ex patron Fortitudo, che fa parte anche dei consorzi 'Patata Dop' e 'Patata Italiana di Qualità', avrebbe commercializzato non solo patate, ma anche cipolle, cnon diciture false sulle etichette circa la qualità, coltivazione e provenienza. 
Dell'inchiesta si occupò anche la trasmissione Report con un servizio dal titolo "La patata bollente". 

AGGIORNAMENTO In data 12.1.2023, oggi irrevocabile, il Tribunale di Bologna, in composizione collegiale, I sezione penale, ha definitivamente assolto Giulio Romagnoli e la Romagnoli F.lli s.p.a., dai reati loro ascritti in relazione all’indagine di cui davate notizia, considerandoli insussistenti.

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