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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Banda delle patenti comprate: in manette anche una funzionaria della Motorizzazione

Falsi esami della patente. Quattro custodie cautelari nell'inchiesta per corruzione, falso e sostituzione di persona. I carabinieri arrestano anche una funzionaria della Motorizzazione Civile compiacente

Dalle prime ore di stamattina, nell’ambito di un’indagine in città e provincia, i Carabinieri del Comando provinciale hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare nei confronti di quattro sospettati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, falso ideologico in atto pubblico e sostituzione di persona: fra loro anche una funzionaria della Motorizzazione Civile di Bologna.

PATENTE CON CONTROFIGURA. 2.500 euro "passare la teoria" della patente con l'ausilio di una "controfigura": una preparatissima moldava che si camuffava con parrucche e cambi d'abito, in grado di sostenere anche quattro esami al giorno. D'accordo i titolari della scuola guida MA.BO, che si spartivano i guadagni con una funzionaria della Motorizzazione civile di Bologna compiacente. 51 le patenti vendute in sei mesi, in maggioranza a stranieri. La truffa è stata scoperta e il Gip di Bologna Alberto Gamberini ha disposto l'arresto dei gestori dell'autoscuola, la responsabile ufficio patenti e sinistri della Motorizzazione; custodia ai domiciliari per Ecaterina Belousov, 50, il genio del codice stradale. Indagati per falso tutti gli acquirenti di patenti senza esame. Sequestrati la sede bolognese dell'autoscuola e tutte le filiali in provincia (Borgo Tossignano, Imola, Castel San Pietro Terme e Medicina).

LA TECNICA. L'autoscuola prenotava gli esami, dopo essersi assicurata che la funzionaria fosse presente alle prove. Poi alla moldava, che riceveva circa 100 euro a patente, venivano passate le cartelle con i documenti dei candidati. Lei si presentava, riceveva il badge, svolgeva il test e riconsegnava il badge alla donna. La studentessa instancabile usciva dall'ufficio, si travestiva e rientrava per sostenere un'altra prova. Tra i compratori dell'esame, in gran parte stranieri che non comprendono l'italiano, anche alcuni italiani ai quali la patente era stata revocata per fatti penalmente rilevanti. "Oltre alla corruzione, reato che infetta il vivere civile - ha commentato il procuratore aggiunto e portavoce della procura di Bologna, Valter Giovannini - è ancor più grave il danno collaterale: consentire a persone che non sanno leggere i segnali stradali di circolare".


 

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