Pedonalizzazione centro, Merola non arretra: 'Sulla T andiamo avanti'
Le proteste dei cittadini che si susseguono da mesi non sono servite a far cambiare idea alla giunta sul piano mobilità: "Bologna sta soffocando per mancanza di decisioni e inquinamento". Da sabato il centro cambia volto
Il blitz odierno in Comune dei commercianti e le proteste che si susseguono da mesi sul nuovo piano pedonalità del centro storico di Bologna, non sono serviti a far cambiare idea alla giunta, che tira dritto verso il suo obiettivo: già dal prossimo sabato il cuore cittadino cambierà volto durante i weekend, con i T-days permanenti e l'accensione di Sirio anche al sabato. Una 'T' dunque completamente a misura di pedone, bandite auto, bus, taxi e motorini.
La decisione salda nel portare avanti il progetto, già palesato in campagna elettorale, è ribadito dal sindaco Virginio Merola, che ha seccamente condannato le proteste degli esercenti: "Interrompere i lavori del Consiglio comunale con urla e offese non è
un'azione che rappresenta certo la grande maggioranza dei commercianti, né la rappresentanza delle associazioni. E' perciò opportuno che prevalga il senso di responsabilità e la volontà di un confronto di merito adeguato rispetto al vero problema che come città abbiamo: la crisi dei consumi e la conseguente crisi del commercio. Su questo ribadisco che siamo disponibili a condividere misure, iniziative e risorse per sostenere le attività dei commercianti e insieme anche definire un piano di arredo urbano, pulizia e parcheggi".
Poi il primo cittadino ha voluto puntualizzare: "Il piano per la pedonalità non è solo mobilità, ma valorizzazione commerciale e turistica." E fermo ha comunicato: "Sulla T si va avanti come deciso senza ripensamenti. Gli assessori hanno la mia piena fiducia e agiscono in base alle decisioni di Giunta che credo interpretano la volontà della stragrande maggioranza dei bolognesi."
"Bologna sta soffocando per mancanza di decisioni, di azioni (e di inquinamento)", queste le problematiche che atatnagliano il capoluogo felsineo, per il suo primo cittadino.