Ancora avvelenati i migranti sul fronte tempistiche e gestione per il rilascio dei permessi di soggiorno. Sabato mattina gli immigrati di Bologna protesteranno con un presidio in piazza Roosevelt davanti alla prefettura, per denunciare il fatto che riconducono a puro "razzismo istituzionale". "

Ancora oggi non si sa - ha spiegato Sene Basir, portavoce del coordinamento migranti - quante siano le pratiche ferme all'ufficio stranieri e perché i permessi vengano consegnati dopo mesi e mesi di attesa: non si conosce neppure che fine abbiano fatto le pratiche per la sanatoria 2009".

Nella stessa giornata, ha proseguito Basir, mobilitazioni simili si terranno in altre città d'Italia e anche a Bologna sono attesi manifestanti da fuori. Per chiedere conto delle questioni, il coordinamento ha recentemento messo a punto dieci domande rivolte a questura e prefettura. "Non ci hanno mai risposto - ha detto nella conferenza stampa di presentazione del presidio Giorgio Grappi, anche lui del coordinamento - e per questo sabato mattina vogliamo incontrare i dirigenti delle due istituzioni". A livello nazionale c'é la legge Bossi-Fini, ha aggiunto, "ma a livello locale si potrebbe fare qualcosa per migliorare le procedure".

Lo scorso 19 maggio, dopo la presentazione delle dieci domande, dalla questura di Bologna era arrivata una replica: "Ci mostriamo stupiti, considerati i contatti e la disponibilità sempre dimostrata". Basir ha sottolineato ancora la necessità di "riaprire il servizio informazioni della questura" e ha denunciato "comportamenti non consoni nei confronti di migranti, che vanno negli uffici per fare domande e spesso ricevono risposte poco piacevoli. Ci vorrebbe maggiore educazione". Al presidio, inoltre parteciperanno studenti universitari stranieri, che lamentano la "poca comunicazione" tra chi gestisce le richieste dei permessi e l'ateneo.

(fonte ANSA)