Lo stesso negozio da 168 anni: 'Ho lasciato tutto per la tradizione dei Pezzoli'
La Bologna della tradizione e delle botteghe storiche: i tesori della cantina, i segreti del vino e la voglia di portare avanti una tradizione che dal 1848 non si è mai spostata
Lo stesso negozio dal 1848, da ben 168 anni: la sua vetrina è irresistibile anche per gli astemi, nonostante il filone principale sia quello del vino e (da qualche tempo) anche quello del luppolo. Nata come "Pezzoli Turaccioli", questa bottega storica della città resta un punto di riferimento per tutto ciò che riguarda la cantina e la cucina: bottiglie, tappi di ogni genere, il kit per produrre la propria birra direttamente a casa, strumenti per dolci e pietanze tipiche, persino souvenir a tema food.
A "ereditare" questa tradizione Alessandro, un 30enne che da dipendente è diventato proprietario, come fosse un figlio adottivo della famiglia Pezzoli: "Stanco dell'università (ero iscritto a Giurisprudenza) mi sono messo a cercare un lavoro e quando ho saputo che cercavano qui mi sono candidato e sono stato assunto - racconta dal bancone del negozio di via Santo Stefano - poi, con il passare degli anni ho capito che questo lavoro mi piaceva molto e quando l'ultima generazione della famiglia Pezzoli ha deciso di cedere l'attività, la staffetta è passata in modo naturale a me. Era il 2012. Ho tenuto i dipendenti e adesso siamo due soci e cinque lavoranti".
Ma la famiglia è rimasta famiglia, solo che allargata: "Qui (un altro punto vendita è a Villanova di Castenaso) lavorano anche mio papà e mio cugino, siamo rimasti un'impresa a conduzione familiare".
Quali sono gli articoli che trattate e quali i più venduti?
"Il negozio era nato come enologica e quindi è specializzato bottiglie, damigiane, tappi di sughero e accessori per l'imbottigliamento e il consumo. Nel tempo le esigenze di mercato hanno fatto sì che la nostra offerta merceologica si allargasse anche alla cucina e abbiamo quindi anche stampi per torte, biscotti, panettoni, strumenti per fare passatelli, ravioli, tigelle. Siamo stati primo rivenditore regionale del kit per fare la birra in casa e forniamo anche i migliori bar della zona. Gli oggetti più venduti sono i bicchieri e le bottiglie, poi viene tutto il resto, comprese le idee regalo legate al consumo di vino, per esempio decanter, cavatappi".
Fra i vostri clienti anche qualche volto noto?
"Sì, sono passati di qui Lucio Dalla, Cesare Cremonini, l'attuale ministro Galletti, Antonio Albanese, la famiglia Prodi e tanti altri..."
Certamente gli stranieri impazziranno per un negozio come questo...
E' così infatti. Guardano la vetrina e poi, inevitabilmente, entrano e acquistano soprattutto strumenti per poter fare a casa loro la pasta fatta in casa. Vendiamo gli stampi per le tigelle, la chitarra per fare gli spaghetti, vari articoli che servono per fare i passatelli...
Il negozio è storico, ma le nuove leve avranno portato qualche innovazione...
Beh, siamo sui social per esempio e facciamo e-commerce. La vendita online era partita nel periodo del "cantierone", che per noi è stato sinonimo di crisi:il progetto è decollato e ora funziona. Con il nuovo anno abbiamo in programma l'organizzazione di corsi di cucina non professionali per coinvolgere un target trasversale e più giovane.