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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Crespellano

Lavoro in Philip Morris, centinaia di contratti non rinnovati: 'Era nei piani'

Dopo il picco di produzione dovuto all'avviamento dello stabilimento di Crespellano ora sta arrivando a scadenza un grosso pacchetto di lavoratori interinali

Per molti, moltissimi, ma non per tutti. La Philip Morris scegliendo di costruire a Crespellano il suo super-stabilimento bolognese per lanciarsi nella sfida dei prodotti per fumatori senza fumo ha dato lavoro a tantissime persone, ma c'è anche chi deve interrompere la sua esperienza professionale nella fabbrica che fu inaugurata da Matteo Renzi.

Vengono infatti a scadenza i molti contratti a termine degli addetti reclutati per avviare e gestire la produzione in attesa della completa e finale implementazione delle linee produttive. La notizia ci ha messo poco a far 'rumore'. In un volantino di Usb diffuso in Gd si evidenzia che, in occasione dello sciopero di venerdì scorso davanti ai cancelli di via Battindarno, è stata "espressa solidarietà alle centinaia di lavoratori precari di Philip Morris ai quali non è stato confermato il contratto".

E in effetti non sarebbero pochi: l'avvio della fabbrica in Valsamoggia ha portato l'occupazione fino a picchi di 2.300 unità di personale, ma è dallo scorso novembre che da quella quota si sta scendendo. "E' un meccanismo che conoscevamo perché risponde alla capacità produttiva dello stabilimento- spiega Roberto Guarinoni, segretario della Filctem-Cgil- fin dall'inizio le agenzie che hanno fornito personale a Philip Morris hanno chiarito questo aspetto" e cioè che una parte dei contratti a termine non avrebbero proseguito la loro esperienza. Molti però sono stati stabilizzati, "almeno 1.200", segnala la Cgil: "Inoltre- aggiunge Guarinoni- abbiamo chiesto e ottenuto dall'azienda di allungare l'impiego di questi lavoratori, di prorogare le scadenze". Qualche mese in più dunque, ma appunto a un certo punto arriva la deadline; e non sono pochi quelli che hanno dovuto salutare la Philip Morris: si calcolano nell'ordine delle 500 persone.

Non per tutti però l'uscita da Philip Morris è stata traumatica: "Molti contratti a termine si stanno interrompendo e il disagio e la delusione sono assolutamente comprensibili, tuttavia so anche che in molti si stanno ricollocando nelle aziende del territorio, nel settore chimico e in quello meccanico", segnala ancora Guarinoni.

Le scadenze degli incarichi a termine si sono spalmate da novembre in avanti, ma ora in vista ci sarebbe un pacchetto consistente, di 2-300 persone. "Ripeto: era previsto fin dalle assunzioni che fosse così... Questi innesti di interinali- evidenzia Guarinoni- servivano a permettere la produzione in attesa della implementazione delle linee e sottolineano ancora che per moltissimi, 1.200, siamo riusciti ad ottenere una stabilizzazione", su un organico di circa 1.600 adetti che ha fatto di Philip Morris una delle aziende che ha assunto di più in Emilia-Romagna negli ultimi anni.

E Mauro Sirani Fornasini, ad di Philip Morris, ribadisce: "Come da piani annunciati, Philip Morris Bologna ha assunto più di 1.200 persone per la struttura di Crespellano negli ultimi quattro anni, con contratti diretti a tempo determinato o indeterminato, rappresentando una delle aziende più attive della regione e del Paese sul fronte delle assunzioni. Oltre al piano di assunzioni previsto per l'investimento, in alcuni casi abbiamo attivato anche collaborazioni temporanee o di agenzia, per far fronte a esigenze temporanee fisiologiche legate alla fase di start-up della fabbrica, che per definizione sono soggette a cessazione".

Ebbene, conclude, "come da piani, parte di queste collaborazioni non sono soggette a rinnovo: questo non influisce sul nostro piano di mantenere fino a 1.600 persone nel complesso, con contratti diretti a tempo determinato o indeterminato". (MAC/DIRE)

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