Aree dismesse, varato il 'POC': un parco di 20 ettari ai Prati di Caprara
Ok della Giunta al Piano operativo comunale: rigenerazione dei patrimoni ex militari ed ex ferroviari, grazie agli accordi siglati con gli attuali proprietari delle aree. Merola: 'Cambia il volto della città'
Interventi urbanistici che serviranno a "cambiare il volto della nostra citta', in modo positivo e moderno". Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha presentato ieri Piano operativo comunale (Poc) sulla rigenerazione di patrimoni pubblici, adottato dalla Giunta e che si prevede possa essere definitivamente approvato dal Consiglio comunale tra dicembre e gennaio.
Verso il traguardo un percorso iniziato una decina di anni fa per la valorizzazione di patrimoni ex militari (dal 2007) ed ex ferroviari (2006), formalizzato grazie agli accordi siglati con gli attuali proprietari delle aree: Agenzia del Demanio, Cassa depositi e prestiti investimenti, Invimit, Università e gruppo Fs.
INTERVENTI DI GRANDE TRASFORMAZIONE. Prati di Caprara e Ravone) e cinque operazioni riguardanti compendi più piccoli ma che il Comune considera di "grande rilievo strategico" (ex caserme Sani, Masini e Mazzoni, ex Staveco, ex Oma); si aggiunge la riqualificazione delle ex scuole Ferrari (già prevista dalla pianificazione precedente) e l'ampliamento di due aree scolastiche esistenti (le Carracci e le Tempesta). Un piano che conferma l'obiettivo del massimo utilizzo del suolo già urbanizzato, perchè "la scelta è quella della rigenerazione urbana - ha sottolineato Merola, ieri in conferenza stampa - e della qualità ambientale della nostra città", cogliendo "l'opportunità storica di utilizzare aree già cementificate e dismesse". Tra le dotazioni territoriali, la città ci guadagnerà parchi (di cui uno da 20 ettari ai Prati di Caprara, "più grande- sottolinea Merola- dei giardini Margherita"), bonifiche ambientali, piste ciclabili, cinque plessi scolastici e 675 alloggi (su 2.185 totali) per le politiche abitative. (agenzia dire)
