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Cronaca Centro Storico / Piazza Aldrovandi

Riqualificazione piazza Aldrovandi, Comune tira diritto: la pedonalizzazione si farà

Dopo il festino non autorizzato tiene banco la discussione sul degrado e l'insicurezza nella zona. Mentre i residenti no pedonalizzazione contestano, l'amministrazione non si guarda indietro. E il Pd già teme nuova festa-manifestazione in programma per oggi

Nel pieno delle polemiche sulla festa che il Cas ha messo in piedi sabato in piazza Aldrovandi, a Bologna c'è già un altro party in arrivo (oggi, stavolta in via Zamboni) e anche in casa Pd scatta l'allarme: "Già è annunciato un nuovo evento in zona universitaria", segnala in commissione la consigliera Raffaella Santi Casali, tra le prime voci a levarsi dopo l'episodio di sabato. "L'amministrazione comunale deve dimostrare cose e far vedere fatti", sollecita la democratica. In zone come quella di piazza Aldrovandi certe situazioni si verificano "quasi ogni sera e soprattutto nel fine settimana", aggiunge Santi Casali, sottolineando che "c'è un tema di applicazione del Regolamento di Polizia urbana" e, inoltre, c'è il tavolo per l'ordine pubblico che "deve concertare velocemente e operativamente gli interventi sulla quotidianità".

L'iniziativa di oggi è presentata come una "serata di autogestione" da chi la organizza, in questo caso il Cua, che da' appuntamento dalle 22 proponendo una selezione musicale "hip hop, funk, soul, disco". Visto che le serate musicali proseguono, la Giunta deve dire chiaramente che nuovi eventi del genere "non saranno tollerati dall'amministrazione, che deve mettere in campo tutto ciò che è necessario per contrastarli", va in pressing Manes Bernardini, capogruppo di Insieme Bologna, "a partire dall'utilizzo della Polizia municipale, che dipende direttamente dal Comune". Va insomma evitato quanto accaduto in piazza Aldrovandi, visto che nonostante la festa fosse stata "annunciata su Facebook- afferma il collega di gruppo di Bernardini, Giulio Venturi- non c'è stata una tutela adeguata, non c'è stato un intervento della Polizia e della Municipale per evitare che il tutto accadesse".

Inoltre, l'episodio "conferma quanto abbiamo sempre detto: la semipedonalizzazione di piazza Aldrovandi porterà gravi disagi di ordine pubblico". Quanto accaduto, "sebbene si trattasse di una manifestazione estemporanea- dichiara Marco Lisei di Fi- non è un fatto isolato e casuale", cosa che "amplifica la preoccupazione dei residenti proprio su quel piccolo tratto", oggetto della pedonalizzazione.

E a proposito dei residenti, a dar voce alle lamentele di chi vive nella piazza è stata in particolare Katia Zanotti, ex parlamentare dei Ds e poi di Sinistra democratica, che ha strappato ripetuti applausi dai cittadini presenti in sala (una platea composta da residenti contrari alla pedonalizzazione ed esponenti dei comitati anti-degrado). Quello di sabato "non è un episodio isolato", assicura Zanotti, visto che "la situazione di degrado va avanti da molti mesi" e riguarda anche le vie circostanti, ridotte a "latrine a cielo aperto e luoghi in cui ci si droga". I giovani vanno avanti "fino alle prime ore dell'alba, spesso e volentieri con cori e danze", continua la residente, cosi'' come la sera "si radunano i clienti e quindi gli spacciatori sono lì", segnala Zanotti. Insomma, "il rave di sabato ha trovato un ambiente gia'' disponibile ad accogliere una situazione di questo tipo". Tanto che anche Zanotti ha ora dei dubbi sulla pedonalizzazione, visto che l'uso problematico della piazza "sta invadendo la parte centrale" dell'area.

ODO RIQUALIFICAZIONE. L'assessore all'Economia, Matteo Lepore, invita a tener distinto il dibattito sulla riqualificazione della piazza da quello sulla festa di sabato. Detto questo, però, "la disperazione dei cittadini è motivata", dichiara Lepore, parlando di situazione "assolutamente grave". In questo senso, "se non si è fatto abbastanza bisogna fare di più", aggiunge l'assessore, invocando "un impegno maggiore da parte di tutte le istituzioni". Per quanto riguarda il Comune, "siamo in fase di riorganizzazione della Municipale con scelte anche drastiche fatte dal sindaco", continua l'assessore, ma in generale serve "un impegno maggiore, non di breve periodo e che non ripeta ricette gia'' sperimentate".

Per quanto riguarda lo spaccio, ad esempio, "quella è zona di droghe leggere e pesanti, che noi possiamo contrastare con politiche di medio e lungo periodo- sottolinea Lepore- ma che intanto vanno contrastate subito dalle forze dell'ordine, che hanno il compito fare indagini e arresti". Lepore, poi, si appella anche alle "organizzazioni culturali, politiche e studentesche che operano in quella zona", le quali "devono essere parte" di questo processo perchè "non possiamo permettere che le piazze siano utilizzate per i rave e come latrine". Su tutto questo, "bisogna che in qeuste settimane ci sia un cambio di passo forte", conclude l'assessore.

RESIDENTI ANTI-PEDONALIZZAZIONE CONTESTANO. Dopo un lungo periodo di silenzio, torna a farsi sentire l'ex assessore alla Mobilità del Comune di Bologna, Andrea Colombo, nelle vesti di consigliere comunale Pd: un rientro scoppiettante, visto che Colombo ha scelto di intervenire a gamba tesa nel dibattito sulla riqualificazione di piazza Aldrovandi. Il suo intervento in commissione è stato più volto interrotto dai cittadini presenti in sala. Nel mirino dell'ex assessore, in particolare, una modifica al progetto che elimina lo "scalino" pensato a metà della piazza: ora lo stop alle auto è affidato alle telecamere mentre prima, con la pedana, Colombo sottolinea che la pedonalizzazione era "automaticamente" fatta.

"Sono quattro anni che discutiamo del progetto con occasioni di partecipazione aperte alla cittadinanza, agli abitanti della zona e ai commercianti", esordisce Colombo, che ha tenuto le redini del progetto fino alla sua clamorosa esclusione dalla giunta. Che si sia discusso molto "lo testimoniano anche le modifiche apportate al progetto", sottolinea il consigliere, con l'obiettivo non facile di "tenere insieme posizioni dei cittadini tra loro estremamente dierse se non opposte". Infatti, si è registrata la nascita di un comitato "contrario al progetto e a qualunque modifica della piazza, fortemente influenzato da una parte conservatrice dei commercianti", afferma l'ex assessore, ma parallelamente si è formata anche "un'associazione di residenti e di negozianti che chiedevano all''nizio la totale pedonalizzazione" e che alla fine "ha condiviso un progetto meno ambizioso di quello originario, ma che prova a tenere insieme le diverse esigenze". 

Nuova Piazza Aldrovandi: residenti e commercianti contro il progetto

NON È UN GIOCO, SCELTA FATTA. ORA CONFRONTO SU REGOLE". Sulla semipedonalizzazione di piazza Aldrovandi la Giunta comunale di Bologna deve decidere ed esprimere una "visione" della città, come dice l'ex assessore Andrea Colombo? "Non stiamo qui a fare i giochini", risponde a stretto giro l'assessore all'Economia, Matteo Lepore: "La Giunta vuole andare avanti sulla pedonalizzazione, il progetto va in questa direzione". Insomma "abbiamo già scelto. Quell'area sarà pedonale" e ora "va fatto un dibattito partecipato sugli usi, le regole e le funzioni" della piazza. Intanto, però, dal progetto è sparito l''allargamento della pedana rialzata al centro della piazza. Significa che si potrà anche tornare indietro? "Volendo anche in piazza Maggiore si possono far tornare le auto", risponde con sarcasmo Lepore, a margine della commissione (a cui non era presente la titolare della Mobilià a Palazzo D''Accursio e sindaco di Calderara, Irene Priolo), liquidando il tema come "dibattito abbastanza filologico" e "per appassionati". Inoltre, se Colombo ha segnalato che sulle ultime modifiche non sono stati consultati i residenti pro stop auto, Lepore assicura: "Nessun blitz", perche'' il Comune si era impegnato a "risolvere alcune problematiche rimaste aperte con i commercianti, questo è il motivo per cui ci siamo seduti al tavolo con loro". Quando si fanno dei progetti "bisogna pensare agli interessi di tutti, anche di chi lavora", punge l'assessore. (agenzia Dire)

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