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Cronaca Zona Universitaria

Gli indignati bolognesi: "Non siamo devoti a Monti, ma a Santa Insolvenza"

Nella settimana delle agitazioni studenti a spiegare i loro "perchè": in collegamento dall'Università con il programma "Piazza Pulita" su La7: "Default controllato"

Nella giornata di protesta degli studenti e di una settimana caratterizzata da occupazioni e sgomberi, Corrado Formigli nel suo programma Piazza Pulita, in onda in prima serata su La7, si collega con l’università di Bologna dove si sono radunati studenti e precari reduci dalla giornata di mobilitazione di ieri.

17/11 Cortei studenteschi anche a Bologna

Un’idea precisa del nuovo governo Monti appena insediato quella di Federico, dottorando portavoce degli studenti questa sera: Non facciamo parte di quella Santa Alleanza che ritengono che Monti sia l’unico santo che ci può salvare dalla crisi e che ci assicura che i suoi ex colleghi non producano una nuova speculazione sul nostro debito. Siamo devoti a Santa Insolvenza”.
Quindi meglio fallire che pagare il debito? Sembra di sì per gli insolventi bolognesi che la fanno facile “la crisi va pagata da chi l’ha creata, dalle grandi banche e i grandi istituti di speculazione che per anni hanno speculato sui poveri cristi concedendo mutui che non potevano essere ripagati”.

Stundenti Alma Mater a "Piazza Pulita"

Ovviamente lo studio ha rumoreggiato, ma Federico ha tenuto testa agli ospiti in studio: Sappiamo che  oggi l’insieme dei BOT italiani è detenuto dal 12,7% da privati e famiglie. Il debito deve essere garantito dalla Banca d’Italia che li ha emessi. Per la parte del restante debito, non deve esserci un nuovo aiuto dall’Europa, ma bond emessi dalla BCE come garanzia. Un default selettivo per individuare le speculazioni delle potenze economico-finanziarie che detengono il debito. Se i banchieri hanno fatto dei disastri, in pratica non possono salvarci per gli insolventi.
Chi ci garantisce che non vengano tagliati sanità, istruzione? Pensiamo che un default controllato sia l’unico modo di salvare uomini e donne che in questo paese cercano di vivere e sopravvivere”.

 
 
 

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