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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza San Domenico, 12

Corteo Lorusso, Scalzone replica in piazza San Domenico: "Violenza? semmai resistenza"

Il celebre ex-leader della sinistra extraparlamentare ribatte alle accuse di istigazione a delinquere mosse dalla Procura della Repubblica di Bologna. "Un mondo senza sovversivi? Sarebbe la vittoria dei potenti"

Le proteste contro i 'tornelli' di via Zamboni? E' Resistenza, non violenza. Lo ripete più volte Oreste Scalzone, durante la conferenza stampa, andata in scena questa mattina in Piazza San Domenico, chiamata per rispondere mediaticamente alle accuse di istigazione a delinquere mosse dalla Procura della Repubblica di Bologna, dopo le sue frasi pronunciate durante il corteo di sabato scorso.

"Siate più sovversivi e meno timidi, se la polizia attacca è necessario difendersi anche con le bottiglie" aveva detto l'ex leader della sinistra extraparlamentare tra il 1967 e il 1979, durante il corteo di commemorazione di Francesco Lorusso. Esule in Francia fino al 2007, in seguito alla condanna in contumacia per associazione sovversiva nel 1988, Scalzone ne ha per tutti e, in un lungo discorso, mette in relazione le recenti vicende della zona universitaria con le lotte di quegli anni.

Scalzone, la risposta alla Procura in piazza san Domenico

"I diritti non stanno appesi al soffitto come il caciocavallo" tuona l'ex leader di Autonomia Operaia, che spiega: "Se ora abbiamo più garanzie durante i procedimenti giudiziari, è anche grazie alle campagne di lotte dei militanti, che hanno strappato tali diritti con le lotte sociali". E questo, è il pensiero di Scalzone, è frutto anche di azioni che, davanti alle prepotenze del potere, portano a "resistere a volte come si può, come capita" (GUARDA IL VIDEO).

"Non mancherà molto prima che un articolo di legge decreterà il 'ferimento di tronello', o 'assassinio di robot', conferendo quindi un reato alla persona per il danneggiamento di oggetti" prosegue Scalzone, e per opporsi a questo non si nasconde l'uso delle maniere forti: "Non ho il tabu dell'uso di quello che capita, dal sanpietrino in su", scandisce. Il suo avvocato, Marina Prosperi, ha messo sul piccolo tavolo davanti ai giornalisti la sentenza con la quale Erri De Luca è stato assolto dal Tribunale di Torino dalla medesima accusa, per le sue frasi sul sabotaggio del Tav.

Per l'avvocato, dunque, le accuse a Scalzone si inseriscono a Bologna nella "montante ondata, un po' mediatica e un po' giudiziaria, volta a criminalizzare condotte che di offensivo hanno ben poco" con "accuse un po' folcloristiche", ad esempio sulle proteste contro i tornelli e il caro mensa. "Resistere a questo mi sembra importante" riprende l'ex leader, ribadendo che "non rimane altro che opporre una disperata violenza a quella immane che ci viene addosso, visibile e invisibile".

Quanto al fascicolo aperto dal procuratore Giovannini, Scalzone ringrazia i magistrati per aver dato "l'insperata possibilità" di "far circolare delle parole che a me stanno a cuore" e che "mi ha fatto l'onore di ritenermi ancora una volta un sovversivo". Un riferimento particolare va poi proprio a Giovannini, quando il "cattivo maestro" ricorda alla stampa il suicidio di Vera Guidetti, avvenuto poco dopo un interrogatorio per il quale poi il Pm ha dovuto rendere conto al Consiglio superioire della Magistratura.

"C'è qualcosa che non funziona -affonda Scalzone- se una persona esce da una giornata di interrogatorio e sente che è stata sprezzata, violentata, calpestata la sua vita" e, dopo questo "assassinio dell'anima, come dice un testo tedesco, arriva a quegli eccessi. E mi sembra che dire 'povera psicolabile' sia un po' forte".

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