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Cronaca

Poliziotti arrestati, oggi l'interrogatorio: tutti trincerati dietro 'No comment'

I quattro poliziotti davanti al Gip si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I legali: 'Sono distrutti'. Intanto si insedia funzionario del Ministero dell'Interno

Interrogati questa mattina i quattro poliziotti arrestati lunedì a Bologna con l'accusa di aver rapinato alcuni pusher durante il servizio. I quattro agenti, che stamattina sono comparsi davanti al gip Alberto Ziroldi per l'interrogatorio di garanzia, hanno scelto di avvalersi della facolta' di non rispondere.
Non hanno parlato ne' Francesco Pace, Alessandro Pellicciotta e Valentino Andreani, difesi dall'avvocato Luigi Saffioti e sentiti in carcere, ne' Giovanni Neretti che e' ricoverato in Terapia intensiva al S.Orsola ed e' stato sentito in ospedale. E' difeso dall'avvocato Silvia Gorini dello studio Petix. Agli interrogatori erano presenti il procuratore aggiunto Valter Giovannini e dal pm Manuela Cavallo.

LA DIFESA. Ieri, prima degli interrogatori davanti al gip, l'avvocato Luigi Saffioti,che tutela tre dei quattro arrestati, ha spiegato, "sono distrutti, addolorati". "Chiederò la scarcerazione o, in subordine, gli arresti domiciliari". Perché, per Saffioti, è tutto da dimostrare "che quegli stranieri avessero in tasca veramente dei soldi". L'avvocato ha anche confermato che Andreani, è indagato con il quarto arrestato, Giovanni Neretti, per lesioni in un altro procedimento, con l'accusa di aver picchiato un 29enne tossicodipendente arrestato dopo un tentativo di rapina in una pizzeria il 9 novembre. "E' una cosa che non c'entra nulla con l'accusa" ha puntualizzato però Saffioti. All'udienza di convalida dell'arresto il giovane si presentò col volto segnato e un dente rotto, spiegando al giudice di essere stato picchiato dai poliziotti. Ora il fascicolo è al vaglio del procuratore aggiunto Valter Giovannini, titolare dell'indagine sulle rapine.
 
SI INSEDIA FUNZIONARIO MINISTERO INTERNO. Nel frattempo questa mattinata, negli uffici della questura di Bologna, si è insediata Daniela Stradiotto, il funzionario del ministero dell'Interno inviato dal capo della Polizia Antonio Manganelli con il compito di portare avanti l'attività ispettiva in merito ai quattro agenti. Stradiotto ha già incontrato il questore, Vincenzo Stingone. "Ci può essere l'amarezza e la rabbia. Ma qui divisioni non ce ne sono", ha voluto chiarire lo stesso questore, in riferimento al clima che si respira negli uffici. "La rabbia, semmai - ha proseguito - è per i presunti colpevoli. Ci può essere una battuta infelice di qualche singolo, ma non ne facciamo un caso. A Bologna ci sono 1.100 poliziotti: la mia amarezza è la loro amarezza". Le indagini, ha ricordato, "sono partite da qui e non abbiamo guardato in faccia nessuno". E la squadra Mobile, che ha fatto gli accertamenti e ha arrestato i colleghi poliziotti, "non è un corpo estraneo, ma un ufficio della questura". Il questore ha anche spiegato di aver incontrato nei giorni scorsi tutti gli agenti delle Volanti: "Ho detto loro: continuate a fare il proprio dovere, lavorate con onestà".
 

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