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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Poliziotti arrestati per rapina: si aggrava posizione Commissario

Fughe di notizie in commissariato e suggerimento sugli avvocati: con l'avanzare dell'inchiesta pare sempre maggiore il coinvolgimento di Eugenio Migliano, che potrebbe comparire nel registro degli indagati

Si complicherebbe la posizione anche dell'ex sostituto Commissario, Eugenio Migliano, con l'avanzare dell'inchiesta della Procura di Bologna che ha portato all'arresto di quattro agenti delle Volanti per botte e rapine ai danni di pusher stranieri.

Migliano, in pensione da poco più di un mese e sentito sabato scorso come persona informata dei fatti, potrebbe essere presto iscritto tra gli indagati, per false dichiarazioni ai pm. Il suo racconto, infatti, è in contraddizione con quello dell'agente Alessandro Pellicciotta, interrogato l'altro giorno in carcere a Ferrara dai pm che conducono l'inchiesta, il procuratore aggiunto Valter Giovannini e il sostituto Manuela Cavallo. Migliano aveva detto di non essere stato lui a consigliare a Pellicciotta l'avvocato Luigi Saffioti, al quale lui e i colleghi Pace e Andreani si erano rivolti, prima di rimettergli il mandato. Pellicciotta, invece, sostiene di essere andato da Migliano, dopo che uscì la notizia degli agenti indagati, il quale gli avrebbe indicato il legale, suo amico, e che entrambi hanno raggiunto il giorno stesso.

Resta da capire perché anche gli altri due agenti abbiano in un primo tempo fatto la stessa scelta di avvocato. Quello a cui mirano gli investigatori, insomma, è comprendere se e in che modo prima dell'arresto ci siano state fughe di notizie, negli ambienti della questura. A riguardo Pellicciotta ha detto ai pm di essere stato informato di un procedimento che lo vedeva indagato da un collega di commissariato, il quale lo avrebbe saputo da un ispettore della squadra Mobile. Il collega è stato immediatamente sentito a sua volta, e ha negato l'ipotesi. Per la Procura si aggrava sotto il profilo della credibilità la posizione di Pellicciotta. C'é un ulteriore particolare: per un paio di settimane, su disposizione dei pm, le due volanti sono state pedinate dalla Mobile, su auto di piccola cilindrata, prese a noleggio. Si è trattato di una mossa per raccogliere elementi ed evitare reiterazione dei reati, con l'ordine di intervenire se necessario. Uno degli arrestati ha riferito di essersi accorto di essere stato seguito, ha indicato la marca della vettura, ma ha sbagliato il colore. Forse qualcuno lo aveva messo in guardia. Intanto la scorsa notte, su un muro di piazza Aldrovandi, nel centro storico, è apparsa una scritta con i nomi dei quattro arrestati associati alla banda della Uno Bianca. "Un messaggio di pessimo gusto", per l'aggiunto Giovannini.

 

 


 (ANSA)

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