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Cronaca Centro Storico / Via dell'Indipendenza, 69

Salone delle feste e chef stellato, ecco il pranzo di solidarietà del quartiere S.Stefano

Domenica si terrà il pranzo di inizio anno del quartiere Santo Stefano, questa volta ospitato in un Hotel a quattro stelle. "Non è beneficenza, è partecipazione"

Sono circa un centinaio i coperti, e tutto il menu sarà supervisionato dallo chef Agostino Jacobucci. Si tratta del tradizionale pranzo di inizio anno del quartiere Santo Stefano, voluto dalla gestione del neo presidente Rosa Amorevole in una zona recentemente accorpata dal rione amministrativo. 

Grazie a un accordo siglato con il quartiere, sarà l'Hotel I Portici, di proprietà del gruppo Imperial, cui fa capo l'imprenditore Adriano Aere. «Questa non è beneficenza, è partecipazione» scandisce Aere, che aggiunge: «Chiaro che ci sono progetti commerciali, ma il gruppo Imperial vuole essere vicino al territorio». Di qui il buon proposito di collaborare con il quartiere, nell'ottica di sviluppare sinergie anche con l'altro progetto che Aere ha avviato in quartiere, ovvero il restyling di palazzo Bega in piazza di porta Ravegnana. 

Il menu prevede i classici della cucina bolognese: salumi scelti, tortellini in brodo, capocollo, e un dolce creato apposta da Gino Fabbri. Per quanto riguarda le presenze, si tratterà di senzatetto e persone in difficoltà selezionate, in equa misura tra uomini e donne. I commensali di nazionalità straniera saranno circa un terzo. Previsti anche menu alternativi per chi osserva precetti religiosi. Al pranzo, per il quale verrà messa a disposizione la sala delle feste al secondo piano dell'hotel, prevederà l'ausilio dei volontari della parrocchia si Santo Stefano.

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