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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Porto / Via Prati di Caprara

Prati di Caprara Ovest, Lepore: 'Valutare anche impatto sul traffico'

L'assessore allo sport, incalzato sui social da alcuni esponenti della sinistra, risponde aprendo di fatto ai desiderata dei comitati sui carichi di traffico

La sostenibilità finanziaria del progetto del Bologna calcio per la ristrutturazione del Dall'Ara, che prevede, tra le altre cose, la realizzazione di un outlet ai Prati di Caprara per finanziare in parte i lavori, non sarà l'unico parametro ad essere valutato dal Comune di Bologna. Anzi.

"Per quanto riguarda i Prati di Caprara la questione è da scollegare dalle scelte dello stadio. A mio parere non è infatti la questione 'se i conti tornano' alla quale dobbiamo guardare in quel caso, ma se urbanisticamente le ipotesi di trasformazione dei Prati siano compatibili con le previsioni o in ogni caso sostenibili dal punto di vista ambientale e dei carichi di traffico", avverte l'assessore allo Sport, Matteo Lepore, rispondendo su Facebook alla proposta avanzata dall'ex candidato al Parlamento di Sel, Paolo Soglia, secondo il quale Palazzo D'Accursio dovrebbe accollarsi la metà dei costi del restyling dello stadio, lasciando perdere l'operazione sulle aree compensative.

"Non ho pregiudiziali verso nessuna ipotesi, nemmeno la tua. Credo che sia giusto confrontarsi con trasparenza e partire dalla consapevolezza che la fattibilità di ogni percorso sarà decisiva", è la replica di Lepore.

"L'idea sulla quale dobbiamo convergere è di riuscire a dotare Bologna di uno stadio rinnovato senza cadere nelle trappole e nei dejavu che hanno regolarmente azzannato i progetti delle altre città italiane.

Detto ciò, pare che la proposta del Bologna arrivi a breve. Dunque per valutare seriamente ogni strada occorre averla per uscire dai 'si dice' e passare ai 'si fa'", osserva l'assessore. "Ho molto rispetto per il lavoro dei giornalisti, ma come sanno bene anche loro non possono sostituirsi all'impietosa carta progettuale e dei piani economici. Quelli bisogna vederli e studiarli", ammonisce Lepore.

"Il colpo" invocato da Soglia, "credo sia giusto batterlo alla prova dei fatti, cioè progetto in mano", aggiunge Lepore, che pure ritiene non percorribile la via dell'"immobilismo" su quell'area.

E se, in realtà, l'outlet della moda studiato dal Bologna assieme al gruppo Maccaferri e ai tedeschi di Ece non fosse fattibile? Ad avanzare il dubbio è Fausto Tomei, consigliere di Coalizione civica al quartiere Porto-Saragozza.

"Su quell'area non si può costruire, a meno di mettere in conto una lunga controversia legale che, documenti alla mano, è sicura e perdente", avverte Tomei, 'avvisando' il Bologna ed Ece dal suo profilo social.

Sui Prati di Caprara Ovest, infatti, il vincolo di tutela forestale, a differenza di quanto previsto per i Prati Est, sarebbe "inattaccabile". Sui Prati Est, ricorda il consigliere, "il Comune si è appellato a un cavillo della legge 42 del 2004, che specifica che sono escluse dalla tutela forestale le aree che erano classificate come 'zone omogenee B', cioè parzialmente edificate, all'entrata in vigore della legge Galasso nel 1985".

E' stato chiesto, però, un accesso agli atti per verificare la zonizzazione vigente nel 1985 su tutta l'area. Conclusione: "I Prati Est erano effettivamente classificati zona B, i Prati Ovest no. I Prati Ovest erano classificati C (zona d'espansione) e quindi la tutela ex lege e' valida. L'area Ovest dei Prati di Caprara ha tutte le caratteristiche per essere vincolata dalla legge 42 del 2004".

Non solo. "Nel Ppg vigente nel 1985 l'area Ovest era già destinata a verde, tranne una parte destinata a plesso scolastico, che si è parzialmente realizzato con le scuole Zanotti e Pedrielli. "Su quest'area non ci sono cavilli che tengano. Questo è un bosco urbano tutelato su cui non si può costruire", conclude Tomei.
(Vor/ Dire)

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