Anche un pasto a pane e acqua, caro ci costa di questi tempi. Lo rivela un’indagine stilata dall’associazione di consumatori Altroconsumo, che setacciando oltre un centinaio di punti vendita, scelti tra panetterie e supermercati in dieci grandi città (Bari, Bologna, Genova, Firenze, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma e Torino) ha rilevato come l’alimento base delle nostra tavola mediterranea sia arrivato a costare da un minimo di 1 euro e 70 al kg fino a punte superiori ai 6 euro.

BOLOGNA LA PIU' CARA. Tra i capoluoghi più cari dello stivale – brutte notizie per i bolognesi – figura proprio la città felsinea, dove il prezzo medio del pane si aggira intorno ai 3.43 euro al kg. Peggio di noi solo Milano (3.94 al kg). Al di sopra della media si piazzano, a seguire, Padova (2.97 euro al kg) e Genova (2.83 euro al kg).
Il prezzo del pane è piuttosto variabile anche da regione a regione, oltre che da un tipo all’altro, visto pensate che ne esistono diverse centinaia. Ma sempre considerando la media, lo scettro della città più economica spetta a Napoli, dove il prezzo della pagnotta gravita intorno d 1.70 euro al kg. A buon mercato anche Firenze (2.04 euro al kg) e Bari (2.40 euro al kg).

SUPERMERCATI PIU' ECONOMICI. Altroconsumo, con l’inchiesta avviata, ha inoltre verificato come ”nella grande distribuzione i prezzi siano più abbordabili, 1,96 euro in media al chilo, mentre nei panifici il pane costa in media il 50% in più: 2,95 euro al kg."

"TRUCCHETTI" PER RICONOSCERE UN BUON PANE. Infine l’associazione mette in guardia i consumatori dal non prendere delle ‘cantonate: “Con qualche trucco è possibile imparare a riconoscere un pane di qualità. Per esempio, il colore ideale della crosta dovrebbe essere tra il giallo ocra e il marrone. Deve essere leggera, croccante, non troppo spessa. La mollica deve aderire bene alla crosta, deve essere appena umida, non deve sbriciolarsi né essere troppo compatta. In bocca deve essere soffice, leggermente elastica”. Consumatori avvertiti!