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Pride 2018: l'arcobaleno Lgbt si tinge di rosso per i migranti

La sfilata dei 'Corpi R-Esistenti' il 7 luglio, partenza alle 16.30 dai giardini Margherita

Quest'anno l'onda arcobaleno del Pride si vestira' di rosso. Gli organizzatori del corteo Lgbt pronto ad attraversare Bologna sabato prossimo hanno infatti deciso di raccogliere l'appello di Libera e di altre associazioni per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla sorte dei migranti, iniziativa in programma proprio sabato 7.

"Ci vestiremo di rosso per protestare contro le politiche del Governo sulle migrazioni", spiega il presidente del Cassero Vincenzo Brana' lanciando oggi il Pride bolognese accanto ai rappresentanti delle altre 21 associazioni del comitato promotore (tra loro non c'e' Arcilesbica dopo la rottura consumata dei mesi scorsi con l'associazione nazionale, ma il testimone e' stato raccolto da Lesbiche Bologna).

L'appuntamento con i "Corpi R-esistenti" (questo il refrain 2018) e' fissato alle 15 ai Giardini Margherita, location scelta quest'anno dopo le proteste dei disabili per la scarsa accessibilita' del Cavaticcio: il Comune ha comunque promesso lavori di adeguamento da ottobre e per l'edizione 2019 la partenza dovrebbe tornare nel giardino vicino alla Salara.

Il corteo si muovera' attorno alle 16.30 e attraversera' a suon di musica (sei i carri con impianti di diffusione) le vie principali del centro storico fino alle Due Torri per tornare attorno alle 19 ai Giardini Margherita, dove sono previsti chioschi per cibo e bibite, per gli interventi politici e la festa. Ma a differenza di Milano, dove ha parlato il sindaco Giuseppe Sala, non salira' sul palco Virginio Merola. 

"Non e' un atto di ostilita' nei confronti del sindaco- chiarisce Brana'- Merola partecipera' come ha sempre fatto, ma vogliamo accendere i riflettori su questa comunita' che spesso non ha voce. Il sindaco parla tutto l'anno e cio' che dice diventa titoli sui giornali, un esponente Lgbt ha bisogno di un Pride".

La scelta, diversa da quella fatta in altre citta' italiane, e' maturata qualche anno fa anche in ragione del fatto che il Pride bolognese e' "totalmente autofinanziato". Per coprire i costi della manifestazione ci sono anche i due party serali di sabato: quello al Cassero con ingresso a 10 euro e quello al Red Club, dove e' in programma una non-stop di 30 ore di festa con 9 staff (12 euro in prevendita, 15 all'entrata.

Il Pride 2018 sara' anche un modo per dare una risposta alle discriminazioni, ma anche violenze e alle minacce che subiscono le persone Lgbt. Da questo punto di vista la legge regionale dell'Emilia-Romagna in discussione in viale Aldo Moro "non deve essere una bandiera, ma una misura di sostanza e concretezza", chiedono gli organizzatori.

Un pensiero, infine, alle minacce social per l'avvocato ed ex consigliera comunale Cathy La Torre. "Il Pride- fa sapere Brana'- sara' la sua casa per mettersi in sicurezza dalle minacce". (Dire)

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