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Cronaca Fiera / Viale della Fiera

Processo Aemilia: Cgil Cisl e Uil si costituiscono parte civile "per sconfiggere le mafie" 

L'affondo dei sindacati: "Sono stati violati diritti fondamentali dei lavoratori che operavano nelle imprese coinvolte; sono state stravolte le regole del mercato del lavoro, si è agito da parte di costoro con la minaccia, la violenza e la ritorsione"

Domani presso la Fiera di Bologna si terrà la prima udienza del maxi-processo “Aemilia”. Si tratta del più grande processo contro le mafie mai svolto nel nord Italia, scaturito da un'importante inchiesta che ha disvelato il forte radicamento assunto da una organizzazione 'ndranghetista, molto ramificata nel territorio emiliano. 

Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia Romagna, insieme ad alcune strutture dei territori interessati dai fatti criminosi, si costituiranno Parte Civile nel processo. E' precisa convinzione di queste Organizzazioni sindacali che "quanto accaduto vada combattuto nelle aule giudiziarie con la massima determinazione possibile, allo scopo di cancellare la presenza di questa consorteria criminale dal tessuto economico della regione". 

"Sono stati violati diritti fondamentali dei lavoratori che operavano nelle imprese coinvolte nei fatti contestati - affondano i sindacati - sono state stravolte le regole del mercato del lavoro, si è agito da parte di costoro con la minaccia, la violenza e la ritorsione, colpendo diritti e determinando condizioni di lavoro inaccettabili, imponendo il “metodo mafioso” alle relazioni economiche e del lavoro". 
Sono numerosi gli atti negoziali, i protocolli, il sostegno all'azione legislativa, le ripetute denunce delle Organizzazioni dei lavoratori, che testimoniano questo. Così ricordano le sigle sindacali, aggiungendo "ciò non è bastato. Purtroppo non ha impedito che accadessero fatti e si determinassero situazioni aberranti come quelle scaturite dall'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia". 

Il processo alla 'ndrangheta che ha messo radici in Emilia Romagna deve perciò servire a questo: "condannare i responsabili di questi gravissimi fatti, impedire che agiscano ancora, sradicare questo sodalizio criminale, riaffermare i diritti dei lavoratori". Ma, nel contempo, "dare senso compiuto e forza all'affermazione della legalità economica e nel lavoro, affinché non risulti vano ciò che è stato fatto dai tanti soggetti che si sono impegnati in questa direzione in questi anni". 
Cgil Cisl e Uil hanno scelto di costituirsi Parte Civile, insieme ad altre associazioni ed espressioni della società civile, dunque per "ribadire con fermezza e determinazione la volontà di sconfiggere le mafie". 

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