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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Profughi, Prefetto: "Problema grande, ma gestito senza problemi. Bologna sempre pronta"

Sono 5.208 i richiedenti asilo in Emilia-Romagna, altri arriveranno, "Bologna è sempre pronta", dice Sodano. E oggi siglato in prefettura il protocollo per i profughi-volontari

L'emergenza profughi è "un problema gigantesco" che l'Italia "ha gestito senza grossi problemi", mentre altri Paesi europei "hanno gravi difficoltà con numeri molto più piccoli". E in questo quadro, l'Emilia-Romagna "ha dato l'esempio" a livello nazionale. Eppure, questo sforzo "da molti è stato sottovalutato. Non sempre è stato riconosciuto il merito di chi ha lavorato duramente, anzi spesso c'è stata indifferenza o addirittura ironia". E' lo sfogo del prefetto di Bologna, Ennio Mario Sodano, che rivendica così il lavoro svolto da un anno a questa parte per assorbire l'arrivo dei migranti sbarcati sulle coste italiane.

Ad oggi sono 5.208 i richiedenti asilo in Emilia-Romagna, ma "molti di più ne sono transitati", sottolinea Sodano, oggi in conferenza stampa. E altri arriveranno, mette in chiaro il Prefetto, perchè "la situazione è sempre quella. Potremo avere periodi di stanca, ma se non cambia la situazione in quelle zone, è difficile che cambi qui". In ogni caso, "Bologna è sempre pronta" e il sistema in Emilia-Romagna "finora ha dato buona prova di se'- rivendica Sodano- abbiamo fatto scuola a livello nazionale. Non abbiamo avuto problemi di nessun genere e confido che possa continuare così, anche se c'è preoccupazione perchè come vediamo il problema non è solo nostro". Anzi, ci tiene a rimarcare il prefetto, "i fatti di questi giorni ci dicono come noi spesso siamo un po'  provinciali nell'affontare i problemi. Fino all'altro ieri sembrava che il problema fosse solo nostro, che noi italiani non fossimo capaci di gestirlo e invece adesso ci accorgiamo che il problema riguarda tutti e che ci sono Paesi più forti di noi che, con numeri molto più' piccoli, sono in gravi difficoltà".

PROFUGHI-VOLONTARI. FIRMATO PROTOCOLLO, FAVORIRÀ INTEGRAZIONE. Proprio oggi, Sodano ha firmato insieme alla vicepresidente della Regione, Elisabetta Gualmini, il protocollo per permettere ai richiedenti asilo di svolgere attività di volontariato e lavori socialmente utili.
L'accordo è condiviso anche da Anci Emilia-Romagna, Forum terzo settore, sindacati e mondo della cooperazione sociale, il che fa stimare alla Regione "qualche migliaio di possibili volontari", impegnati in attività come trasporto sociale, cura dei giardini, sfalciatura sentieri e pittura delle scuole. "Ci interessa di dare un segnale di reciprocità alle comunità che accolgono- spiega Gualmini- non è che da un giorno all'altro i cittadini possono trovarsi 40-50 rifugiati mai visti e conosciuti. In questo modo invece ci si impara a conoscere, si fa qualcosa di utile e l'integrazione parte. Speriamo".
La Regione contribuisce con 100.000 euro per coprire i costi assicurativi dei volontari. Ma molti Comuni sono già partiti, anche prima della firma del protocollo, e le spese le pagano con risorse proprie. Il Comune di Bologna, in aggiunta, mette a disposizione 10.000 euro per il sostegno alle attività delle associazioni.

"Bologna si sta dimostrando molto pronta" nella gestione dell'emergenza e nell''accoglienza, afferma l'assessore al Welfare di Palazzo D'Accursio, Amelia Frascaroli, presente anche lei alla firma dell'accordo questa mattina. "Stanno emergendo molti segnali di disponibilità", spiega, e questo protocollo "è una grossa occasione per costruire integrazione: è un atto concreto". Anche secondo Sodano, è "una cosa utile tenere impegnate queste persone, che per legge non possono lavorare. Quindi impiegarli in qualcosa di utile mi sembra il modo migliore per trascorrere il tempo e comunque costituiscono esperienze che, per chi poi deciderà' di rimanere nel nostro Paese, favoriscono l'inserimento" in società. Il protocollo (il secondo di questo genere, dopo la Toscana) sarà monitorato durante tutto l'anno di applicazione nei 38 distretti dell'Emilia-Romagna.
L'accordo arriva nei giorni in cui dall'Unione Europea è arrivato l'ok alle quote di ripartizione dei profughi tra gli Stati membri (si parla di 120.000 rifugiati per ogni Paese). Il prossimo 30 settembre, inoltre, entrerà in vigore il decreto legislativo di metà agosto che "istituzionalizza il sistema di accoglienza su due livelli- spiega Gualmini- con l'hub regionale e i centri d''ccoglienza provinciale", così come è già' stato realizzato in Emilia-Romagna. "Siamo rinfrancati perchè significa che non abbiamo lavorato a vuoto", commenta la vicepresidente della Regione.

(Agenzia Dire)
 

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