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Cronaca Via Enrico Mattei

Profughi, il Cie di via Mattei pronto a diventare 'centro di prima accoglienza' regionale

Qui si ipotizza verranno accolti i migranti - in arrivo nelle prossime settimane in Emilia Romagna - per essere visitati ed identificati, prima di essere accompagnati in altri sedi decentrate

Nuova ondata di profughi – circa 300, che si andranno a sommare ai 750 immigrati giunti in Emilia Romagna negli ultimi 2 mesi – in arrivo nelle prossime settimane nel bolognese. Il punto sull’accoglienza è stato oggi oggetto di discussione in Comune.
Preoccupati i consiglieri comunali Borgonzoni (Lega Nord) e Facci (FI-PDL), che hanno chiesto al Sindaco se  l'amministrazione  oltre  ad individuare le strutture di accoglienza abbia già  stilato  un  proprio  piano  di  sicurezza   affinché l'impatto sulla città sia il meno traumatico possibile.
La consigliera leghista ha anche chiesto lumi sulla riapertura del Cie, per cui si ventila l’ipotesi che possa fungere da centro di ‘prima accoglienza’ regionale in cui i migranti in prima battuta possano essere accolti per essere visitati, medicati, riconosciuti e identificati. “E’ intenzione della Giunta - ha chiesto Borgonzoni - trasformare  l'ex  CIE in un centro di prima accoglienza permanente, quindi che  questo  divenga  uno stabile di snodo verso varie strutture in tutti i comuni  della  Regione   e  se  i  lavori  di riammodernamento dello stesso stabile hanno come scopo finale quello di accogliere un numero ben più alto di   profughi   rispetto  a  quelli  sinora  dichiarati  di  attendere  sul territorio?".

A rispondere per il sindaco Merola è stato oggi l'assessore Colombo, che ha spiegato come negli  ultimi  mesi,  a  seguito dell'arrivo di un numero considerevole di migranti   che   richiedono   protezione   internazionale,   il   ministero dell'Interno  ha  emanato  una serie di circolari al fine di consentire una accoglienza  diffusa  su tutto il territorio nazionale. L’ accoglienza, a carattere  straordinario,  si  sarebbe  resa necessaria a seguito del progressivo esaurimento   dei   posti   ordinari   previsti   dal   Sistema   SPRAR   e  dell'impossibilità,  per  mancanza  di  ulteriori  adeguati  finanziamenti, dell'apertura dei posti aggiuntivi che erano previsti dal Sistema.
Pertanto,  al  fine  di rendere effettiva la condivisione con Ie Regioni  e  con  gli  Enti  locali  delIa  programmazione  territoriale  di accoglienza,  è  stato  predisposto  un  piano  che  “necessita,  per la sua applicazione,  il coordinamento dei Prefetti dei capoluoghi di regione che, d'intesa  con  i  Prefetti  delle  altre  province,  le Province stesse e i
sindaci   dei  Comuni,  saranno  cabina  di  regia  rispetto  al  piano  di accoglienza”.
Le  ripartizioni   su base regionale, avverranno – spiega l’Amministrazione comunale – in proporzione alla popolazione residente; con la stessa modalità avverranno anche le ripartizioni a livello   provinciale”.

Sull’accoglienza nel bolognese   si discuterà nei  prossimi  giorni, quando  si  riunirà  nuovamente  la conferenza  metropolitana  dei  sindaci  della  provincia  di  Bologna  per concordare disponibilità e proposte da fare al Prefetto. “Prosegue  inoltre  - ha spiegato il sindaco .-da  parte della Prefettura e degli organi di governo, su proposta  del  Comune  di  Bologna, la valutazione per il migliore utilizzo del CIE di via Mattei  affinché questo possa diventare un centro di prima  accoglienza  regionale  dove  i  migranti  possano giungere prima di essere accompagnati in altri sedi decentrate".

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