Profughi, il Cie di via Mattei pronto a diventare 'centro di prima accoglienza' regionale
Qui si ipotizza verranno accolti i migranti - in arrivo nelle prossime settimane in Emilia Romagna - per essere visitati ed identificati, prima di essere accompagnati in altri sedi decentrate
Nuova ondata di profughi – circa 300, che si andranno a sommare ai 750 immigrati giunti in Emilia Romagna negli ultimi 2 mesi – in arrivo nelle prossime settimane nel bolognese. Il punto sull’accoglienza è stato oggi oggetto di discussione in Comune.
Preoccupati i consiglieri comunali Borgonzoni (Lega Nord) e Facci (FI-PDL), che hanno chiesto al Sindaco se l'amministrazione oltre ad individuare le strutture di accoglienza abbia già stilato un proprio piano di sicurezza affinché l'impatto sulla città sia il meno traumatico possibile.
La consigliera leghista ha anche chiesto lumi sulla riapertura del Cie, per cui si ventila l’ipotesi che possa fungere da centro di ‘prima accoglienza’ regionale in cui i migranti in prima battuta possano essere accolti per essere visitati, medicati, riconosciuti e identificati. “E’ intenzione della Giunta - ha chiesto Borgonzoni - trasformare l'ex CIE in un centro di prima accoglienza permanente, quindi che questo divenga uno stabile di snodo verso varie strutture in tutti i comuni della Regione e se i lavori di riammodernamento dello stesso stabile hanno come scopo finale quello di accogliere un numero ben più alto di profughi rispetto a quelli sinora dichiarati di attendere sul territorio?".
A rispondere per il sindaco Merola è stato oggi l'assessore Colombo, che ha spiegato come negli ultimi mesi, a seguito dell'arrivo di un numero considerevole di migranti che richiedono protezione internazionale, il ministero dell'Interno ha emanato una serie di circolari al fine di consentire una accoglienza diffusa su tutto il territorio nazionale. L’ accoglienza, a carattere straordinario, si sarebbe resa necessaria a seguito del progressivo esaurimento dei posti ordinari previsti dal Sistema SPRAR e dell'impossibilità, per mancanza di ulteriori adeguati finanziamenti, dell'apertura dei posti aggiuntivi che erano previsti dal Sistema.
Pertanto, al fine di rendere effettiva la condivisione con Ie Regioni e con gli Enti locali delIa programmazione territoriale di accoglienza, è stato predisposto un piano che “necessita, per la sua applicazione, il coordinamento dei Prefetti dei capoluoghi di regione che, d'intesa con i Prefetti delle altre province, le Province stesse e i
sindaci dei Comuni, saranno cabina di regia rispetto al piano di accoglienza”.
Le ripartizioni su base regionale, avverranno – spiega l’Amministrazione comunale – in proporzione alla popolazione residente; con la stessa modalità avverranno anche le ripartizioni a livello provinciale”.
Sull’accoglienza nel bolognese si discuterà nei prossimi giorni, quando si riunirà nuovamente la conferenza metropolitana dei sindaci della provincia di Bologna per concordare disponibilità e proposte da fare al Prefetto. “Prosegue inoltre - ha spiegato il sindaco .-da parte della Prefettura e degli organi di governo, su proposta del Comune di Bologna, la valutazione per il migliore utilizzo del CIE di via Mattei affinché questo possa diventare un centro di prima accoglienza regionale dove i migranti possano giungere prima di essere accompagnati in altri sedi decentrate".